Le Iene arrivano a Rossano. Nel pomeriggio di ieri (sabato 14 marzo ndr) Giulio Golia, uno degli inviati di punta della trasmissione Mediaset, ha fatto tappa nella città bizantina per confezionare un servizio-inchiesta sulle ultime demolizioni dei manufatti abusivi operati nei giorni scorsi sul lungomare di Sant’Angelo. In particolare, Golia è stato contattato per far luce sulla demolizione dell’edificio Caccuri, ritenuta dai proprietari dell’immobile illegittima.
Il sindaco di Rossano, Giuseppe Antoniotti, alle telecamere della troupe televisiva ha invece ribadito la bontà dell’operazione effettuata. «Una chiacchierata improvvisa – ha riferito il primo cittadino – ma sicuramente cordiale, durata circa un’ora, nella quale ho spiegato l’intero iter burocratico e amministrativo, durato oltre dieci anni, e che ha portato alla demolizione degli stabili di proprietà Caccuri a Sant’Angelo, nel centro storico dell’antico fondaco. Di questo intervento – ha ribadito il sindaco – ce ne assumiamo la piena paternità, certi di aver agito per ripristinare la legalità, nel sacrosanto rispetto delle regole».
Antoniotti, durante il successivo colloquio avuto con Giulio Golia in Municipio, non ha mancato di riservare una piccola stoccata alla redazione del programma televisivo, ricordando che, nel recente passato, gli inviati della trasmissione di Italia 1 erano stati contattati per la questione del Tribunale della città bizantina. Presidio di giustizia che, come ormai noto, è stato chiuso e accorpato a quello di Castrovillari.
Reazioni della minoranza – Dopo la “visita” di Golia e le dichiarazioni di Antoniotti, non sono mancate le reazioni da parte dei gruppi consiliari di opposizione. «Dopo aver falsamente accampato meriti per altre opere ed interventi – si legge in una nota diramata dagli esponenti della minoranza in consiglio comunale -, tutti conseguenza dell’operato della precedente amministrazione di centro-sinistra, arriva oggi addirittura ad accampare meriti per la riqualificazione di Viale S. Angelo e l’abbattimento dello stabile Caccuri. Dimentica il sindaco – prosegue la nota – che il Piano particolereggiato di S. Angelo è stato approvato dal Consiglio comunale nel corso della precedente amministrazione di centrosinistra, delibera n. 42 del 16 dicembre 2010, e che nel corso di quel consiglio comunale proprio il Sindaco, allora consigliere di minoranza, intervenne più volte dimostrando contrarietà al piano e soprattutto all’abbattimento dello stabile Caccuri, additando addirittura l’amministrazione di voler perseguire alcuni solo per la loro appartenenza».
Pasqualino Bruno