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Trebisacce, linea dura contro l’eccesso di velocità. Installati due autovelox

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Due giornate di lavoro ed ecco pronta l’ennesima trappola per gli automobilisti che viaggiano sulla S.S. 106. Nei giorni scorsi, infatti, nel tratto di strada che attraversa il territorio di Trebisacce sono stati installati due autovelox di nuova generazione. Per il momento avranno funzione sperimentale e serviranno a monitorare il traffico. Solo in un secondo momento, quando la segnaletica sarà stata adeguata a quanto prevede il codice della strada, entreranno in azione con potere sanzionatorio. I due sensori funzioneranno con il sistema tutor e la sanzione scatterà quando la velocità media, calcolata nel tratto che intercorre tra i due rilevatori, supererà i 90 km./h, con una tolleranza massima, pare,  di 15 km. Anche la cittadina jonica si è dunque allineata a tutti gli altri comuni dell’Alto Jonio e, impegnando 130mila euro del proprio bilancio, si è dotata del suo “bancomat” a cielo aperto. A pensarci bene però, su questo tratto occorreva attivare un deterrente alle alte velocità perché, coincidendo con un andamento rettilineo e con forte pendenza, nel corso degli ultimi anni è stato teatro di un gran numero di incidenti stradali che hanno causato oltre 20 vittime. Secondo il sindaco Mundo l’iniziativa di istituire il tutor è stato imposto dalla Prefettura e autorizzato sia dall’Anas che dalla Polizia Stradale. Se è così, viene da chiedersi, perché non è stato attivato prima? Valutato comunque in questa ottica il tutor trova una sua spiegazione plausibile. Se poi, all’obiettivo di aumentare la sicurezza sulla famigerata “strada della morte” si aggiunge anche quello di aiutare il comune a uscire dalla crisi finanziaria vuol dire che i 130mila euro saranno stati un buon investimento.

Pino La Rocca

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