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Castrovillari, Primarie. La Saladino: «Rigettato un diritto»

Castrovillari, Primarie. La Saladino: «Rigettato un diritto»
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«Per ora perde la democrazia, ai cittadini castrovillaresi è stata impedita la verità, con ogni forza, con ogni sotterfugio, con l’utilizzo di ogni rapporto interessato». Commenta così, Mariella Saladino, la decisione della Commissione provinciale di Garanzia di non accogliere il ricorso presentato dal suo delegato Antonio Stabile per chiedere la visione degli atti e l’annullamento delle Primarie del Centrosinistra di Castrovillari. «E’ stato rigettato un diritto, non un ricorso. I miei delegati convocati per l’accesso agli atti per le 16,30 di lunedì 16 marzo – scrive la giovane candidata in una lettera ai cittadini castrovillaresi – sono stati bloccati alle 13,00 dello stesso giorno, perché, dopo poche ore, non era più un diritto da riconoscere l’accedere agli atti».

Per Mariella Saladino questa era «l’ultima occasione, anche se in cuor mio – si legge nella sua nota stampa – spero che possa realizzarsi un momento di rinascita, per mano della buona politica che pure c’è, tra la gente comune, nella classe imprenditoriale che resta sulla scena con grande professionalità e con grande coraggio, in tanti giovani, nel mondo del volontariato e tra gli operatori della cultura e della istruzione».

«Non è stata vana la mia battaglia di libertà – scrive la Saladino –  perché, in questi giorni, ha fatto uscire fuori il marciume ammantato da perbenismo bigotto e parolaio. La mia azione esclusivamente politica e sociale non si ferma, anzi tornerà con più determinazione».

«Alla richiesta di giustizia – aggiunge la giovane – è stata progettata ed attuata, nei miei confronti, una notevole campagna persecutoria condita con il sale della diffamazione. Mi allontano, dopo la violenza verbale “trinariciuta” che da mesi si consuma contro di me nel circolo cittadino e tra i marciapiedi della mia amata città, da parte di politicanti che sbandierano la democrazia in apparenza e poi buttano fango verso un mondo in evoluzione e democratico che non accettano. Il mio – conclude la Saladino – sarà un silenzio di lavoro politico che urla voglia di impegno al servizio della gente».

Federica Grisolia

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