Continua lo stato di emergenza ad Oriolo, dove da giorni si sta combattendo per salvare il salvabile di fronte all’avanzare della frana che ormai ha colpito in pieno anche il centro abitato. Dopo le criticità verificatesi in contada Santa Marina, il movimento franoso ha di fatto abbracciato le abitazioni e le strutture in zona “Croci” e “Cappuccini”, costringendo intere famiglie ad abbandonare le proprie case e chiedere ospitalità da amici e parenti. Sono oltre 30 le persone che al momento non possono accedere alle abitazioni, costrette ad assistere inermi allo sgretolarsi dei muri e dei pavimenti, e con essi i sacrifici di una vita.
Intanto, in Prefettura, si è tenuto una riunione tecnica finalizzata all’istituzione di un tavolo di monitoraggio permanente della frana, oltre che per valutare le misure necessarie per salvaguardare la pubblica incolumità e intervenire per mitigare il rischio idrogeologico del territorio comunale. In queste ore, invece, l’Amministrazione Comunale, dopo aver richiesto lo stato di emergenza e calamità naturale, ha incontrato le famiglie costrette ad abbandonare le proprie case, per fornire loro informazioni corrette sulla situazione in atto e il dovuto supporto per fronteggiare questa fase critica. Non si può, al momento, escludere, che nelle prossime ore altre famiglie siano costrette ad allontanarsi dalle loro abitazioni, ne tantomeno approssimare il cessare dell’emergenza. Di certo c’è solo un paese in ginocchio, dilaniato, sgretolato, inerme di fronte alla forza della natura e privo di mezzi e risorse per far fronte all’emergenza, e, ancor peggio, privo di mezzi e risorse per rimettere insieme i cocci, rialzarsi e pensare al domani.
Giovanni Pirillo
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frana oriolo 2015