Addio al finanziamento destinato alla nuova S.S. 106 e con esso addio alla sicurezza stradale ed alle migliaia di posti lavoro che tutti sognavano ad occhi aperti? A sostenere la tesi che il finanziamento di poco meno di 1 miliardo e mezzo di euro già impegnato sarebbe stato dirottato altrove, è Fabio Pugliese presidente dell’associazione “Basta vittime sulla S.S. 106” che da anni si batte come un leone per invocarne l’ammodernamento utile a interrompere la catena di morti che l’hanno funestata nel corso degli anni.
La notizia del dirottamento del finanziamento non è da “pesce d’aprile” ma, anche se non è ancora ufficiale, è difficile mettere in dubbio la parola dell’ing. Pugliese abituato da sempre a monitorare la situazione alla fonte e precisamente nella Capitale laddove si fanno e si disfanno i destini dell’Italia.
«Fra pochi giorni è Pasqua di resurrezione, ma per la S.S. 106, – scrive il presidente Pugliese – si consumerà un autentico delitto e non ci sarà alcuna resurrezione, così come non vedranno alcuna resurrezione le migliaia di vittime della famigerata “strada della morte”… la cui memoria così viene tristemente disonorata.
Il finanziamento sta infatti per prendere il volo chissà verso quale grande infrastruttura del Nord o del Centro Italia perché, in Calabria, come è noto, le infrastrutture non sono desiderate… Il primo dato, vero e inconfutabile, è proprio questo: la nuova S.S.106 non la vogliono i calabresi…». Molti, sempre secondo Pugliese, si affretteranno a sostenere che è colpa del circuito di corruzione scoperto nei giorni scorsi. Le intercettazioni, secondo Pugliese, dimostrano il contrario e non riguardano la S.S. 106 che non aveva alcuna “spinta affaristica”.
«La cosa è ben diversa: – ha scritto ancora Pugliese chiamando in causa i calabresi ed in particolare i politici calabresi – c’è stato chi ha voluto cogliere la palla al balzo per strappare al Sud ed alla Calabria qualcosa che le spettava di diritto per portarlo altrove ed è accaduto anche che i calabresi, come sempre storicamente è avvenuto, non hanno mosso un dito per difendere l’interesse generale di questa terra».
Ecco perché secondo Pugliese per la Calabria non ci sarà futuro e non ci sarà futuro per i tanti giovani costretti a emigrare in cerca di lavoro e di dignità. «Continuate a emigrare per costruire il vostro futuro, – conclude con sarcasmo Fabio Pugliese rivolto ai giovani – non commettete l’errore di restare in questa terra. Perché qui in Calabria un futuro per voi non ci sarà mai!».
Pino La Rocca