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Ospedale della Sibaritide, duro botta e risposta tra Antoniotti e la Nesci

Ospedale della Sibaritide, duro botta e risposta tra Antoniotti e la Nesci
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Non è stata ancora posata la prima pietra ma l’ospedale della Sibaritide è oggetto, già da tempo, di discussioni dai toni accessi. L’ultimo botta e risposta sulla questione vede come protagonisti il sindaco di Rossano, Giuseppe Antoniotti, e la deputata del Movimento Cinque Stelle, l’Onorevole Dalila Nesci. La frase che ha mandato su tutte le furie Antoniotti è quella proferita dalla Nesci durante una “tappa” del suo tour nelle strutture ospedaliere della Calabria.  «Uno dei quattro nuovi ospedali della Calabria – ha affermato alcuni giorni fa l’esponente del M5S – sia costruito a Cosenza, piuttosto che nella Sibaritide, perché la struttura dell’ospedale cosentino dell’Annunziata non regge più».

La dichiarazione dell’Onorevole ha provocato la reazione immediata del primo cittadino rossanese, il quale ha immediatamente precisato che  «la realizzazione del nuovo ospedale della Sibaritide  è un investimento necessario per cercare di mettere al pari con i livelli assistenziali minimi la domanda sanitaria del vasto comprensorio ionico cosentino. Mi auguro – ha rincarato la dose Antoniotti – che la paventata proposta di distogliere i finanziamenti attribuiti a quest’opera essenziale per destinarli al potenziamento del servizio ospedaliero di Cosenza, sia solo una gaffe, l’ennesima tra l’altro, partorita dall’On. Dalila Nesci».

L’esponente grillino, tuttavia, non ha tardato a rispondere ad Antoniotti, affermando che «come ogni politico opportunista, il sindaco di Rossano approfitta del grande bisogno di sanità dei calabresi per strumentalizzazioni di basso profilo».

«Senza pesare le parole – ha aggiunto la Nesci -, Antoniotti mi offende per guadagnare consenso, poiché la vecchia politica ha convinto i cittadini che il nuovo ospedale della Sibaritide, che io non ho intenzione di bloccare, garantisca una migliore sanità per l’area dell’Alto Ionio. Nel suo discorso scomposto – ha concluso la parlamentare M5S – Antoniotti riferisce che non esistono i livelli essenziali d’assistenza nel territorio, ma non dice che essi dipendono dalla dotazione di personale e strumentale degli ospedali, piuttosto che dalla loro struttura fisica».

Pasqualino Bruno

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