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Cassano. Niente stipendi alla Femotet, lavoratori in agitazione

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Sono in agitazione i lavoratori Femotet del cantiere di Cassano Ionio che si occupano della raccolta dei rifiuti in città. Lamentano il ritardo nel pagamento degli stipendi la cui scadenza è già avvenuta e le condizioni non consone in cui sono costretti a lavorare per il mancato affidamento delle dotazioni che non vengono rinnovate da anni. Automezzi ridotti ai minimi termini senza maniglie e sedili con le molle che fuoriescono, scarpe da lavoro rotte e divise pesanti sia di inverno che d’estate. I lavoratori hanno comunicato e fatto richiesta alla società di questo stato di cose da molto tempo, ma la risposta tarda ad arrivare. Il cantiere Femotet è ospitato da circa quattro anni presso l’autoparco comunale di Cassano e all’interno sono accantonati rifiuti inerti ancora non smaltiti e rimossi dove dicono gli operari “circolano liberamenti grossi topi e animali di ogni tipo creando scarse condizioni igieniche”. In un altro lato del campo incustoditi anche sacchi neri al cui interno sono contenuti medicinali scaduti, anche questi accantonati e non smaltiti. Gli automezzi hanno gomme lisce e mettono al rischio la sicurezza oltre che dei lavoratori anche della stessa comunità”.

“Non ci fermiamo per il grande rispetto che abbiamo per la nostra città e il nostro lavoro” dicono con grande senso di responsabilità la circa trentina di padri di famiglia, molte delle quali mono reddito, che ogni giorno indossano la tuta arancione della Femotet e dalle prime luci del giorno si occupano della pulizia del paese.

“Da fastidio” ha detto Vincenzo Casciaro, responsabile della CGIL sezione Camera del lavoro di Cassano Ionio “le risposte che non arrivano e il silenzio di un’azienda in chiare difficoltà economiche. Non sappiamo se pagheranno con puntualità, tra un giorno o tra dieci giorni o se si può contare sui mezzi aziendali, perché questi non funzionano e i lavoratori sono costretti a subire ordini di servizio anche se non sono in condizioni di lavorare poiché per fare pulizie particolari c’è bisogno di dotazioni che i dipendenti attualmente non hanno. Molte volte hanno fatto questo tipo di lavori anche con le mani ma questa ad oggi è un’indecenza non più sopportabile”. “Per rispetto alla città i lavoratori non agiscono con atti eclatanti” dice ancora Casciaro “continuano a lavorare ma la vicenda Femotet va risolta una volta per tutte. L’azienda deve chiarire le proprie intenzioni, i propri comportamenti presenti e futuri”.

Questi trenta uomini non vogliono lasciare la comunità in balia della spazzatura, ma, soprattutto, non possono, anche perché grazie a questo lavoro mantengono dignitosamente le proprie famiglie e lo vogliono preservare. Chiedono semplicemente alla Femotet di dare loro le modalità idonee per poter continuare a lavorare in maniera sicura e di rispettare la puntualità nei pagamenti poiché ci è stato raccontato che molti di loro, per fare la spesa per la Santa Pasqua, si sono dovuti far prestare i soldi poiché l’accredito dello stipendio è arrivato il martedì dopo pasquetta. Intanto a far valere i diritti dei lavoratori ci pensa la CGIL che nelle prossime ore incontrerà i legali rappresentanti Femotet per mettere sul tavolo le problematiche.

Caterina La Banca

Caterina La Banca

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