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Consiglio di Stato riapre Ospedale di Trebisacce

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Il Consiglio di Stato in data 27 aprile 2015 a Roma ha accolto il ricorso contro la chiusura dell’ospedale di Trebisacce presentata dal Comune difeso dall’avvocato Giuseppe Mormandi, con Vincenzo D’Alba, Luca D’Alba e Giuseppe Urbano, legali “ad adiuvandum” della causa alla quale hanno preso parte anche alcuni imprenditori e associazioni locali. A quasi cinque anni dalla chiusura del nosocomio dell’Alto Jonio cosentino è arrivata una notizia che tutti da queste parti attendevano e che boccia di fatto la decisione, a suo tempo, dell’ex governatore della Calabria Scopelliti.

Il punto di forza di questo ricorso, preso in considerazione dal Consiglio di Stato, consiste nella lunga distanza che si registra tra Trebisacce e i comuni del comprensorio con gli ospedali più vicini di Rossano, Corigliano e Castrovillari, non garantendo così il sacro santo diritto alla salute per tutti i cittadini. La così detta “golden hour”, il tempo cioè entro cui la normativa vigente prevede che il paziente debba raggiungere un presidio sanitario per essere soccorso in condizioni emergenza-urgenza. D’altronde queste condizioni e queste distanze esistevano anche al momento della chiusura: in questi anni i comuni di Alessandria del Carretto, Nocara, San Lorenzo Bellizzi sono rimasti al loro posto. Ma questa è un’altra storia.

Nel frattempo tanti cittadini dell’Alto Jonio si sono rivolti per le necessità sanitarie all’ospedale di Policoro (Matera), fuori regione ma più facilmente raggiungibile rispetto ai presidi calabresi. In questo modo la spesa sanitaria per la Regione Calabria è aumentata a dismisura andando a certificare la scellerata chiusura del “Chidichimo” di Trebisacce. La sentenza del Consiglio di Stato sarebbe già dovuto arrivare qualche mese fa. Ma da oggi si può guardare decisamente con più ottimismo ad un futuro con un’assistenza sanitaria adeguata anche per l’Alto Jonio. «Sono contento di aver portato a termine questa battaglia in collaborazione con l’avvocato Giuseppe Urbano, a sostegno del Comune di Trebisacce difeso dall’avvocato Giuseppe Mormandi – ha commentato a caldo l’avvocato Luca D’Alba -. La palla passa ora alla politica per l’adozione dei dovuti provvedimenti». Contestualmente partirà la gara tra i politici e i politicanti su chi si è speso di più per il conseguimento di questo risultato. Con l’auspicio che si rendano conto che ancora nessun risultato concreto è stato raggiunto.

Vincenzo La Camera

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