Che fine ha fatto il progetto della nuova Ss 106 tra Sibari e Roseto Capo Spulico? La situazione sembra essere precipitata all’indomani delle dimissioni di Lupi da ministro delle Infrastrutture (a causa dell’inchiesta sulle grandi opere) e con l’arrivo di Del Rio, braccio destro di Renzi. Il progetto, 35 km per un miliardo e 400 milioni di euro, attende l’ok del Cipe che sembra non arrivare più. Il vice presidente del consiglio regionale, Pino Gentile, è firmatario di un ordine del giorno presentato a Palazzo Campanella e sottoscritto da tutti i capigruppo con il quale si cerca di mettere pressione al Governo affinche l’opera venga definitivamente ratificata «perchè i Comuni sono tutti d’accordo, per dare la possibilità agli stessi di sfruttare anche le opere compensative», e per la solita importanza strategica dell’opera, forse sbandierata anche troppo.
Dall’altra della barricata, però, c’è il battagliero “Comitato Cittadini Alto Jonio” da sempre contrario al nuovo tracciato che, sicuramente, alla luce di questi ritardi rafforza sempre di più la propria posizione sottolinenando come i nodi vengano al pettine. E il nodo più difficile da sciogliere, secondo il comitato – che ha prodotto una risposta scritta all’odg di Gentile – è proprio il tracciato e le modalità con cui è stato concepito.
«Rottamare il tratto dell’attuale E90, per costruire 4 nuove corsie, è la scelta deleteria di questo progetto, per realizzare il quale basterebbe raddoppiare dov’è possibile, risparmiando risorse preziose e consentendo di avviare i tratti più a sud. È l’ostinazione ad arroccarsi a un progetto sbagliato la vera causa dei ritardi. Un anno trascorso a integrare il progetto sbagliato, poteva essere meglio utilizzato nel modificarlo razionalmente, facendosi bastare i soldi. Sarebbe stato approvato nel 2014». Cosa sarà della lingua d’asfalto, la superstrada E90 utilizzata attualmente, parallella alla vecchia Ss 106? Appunto per quest’altro deficit progettuale, il tracciato della nuova Ss 106 per il “Comitato dei Cittadini Alto Jonio” è inopportuno perchè specchio del continuo spreco di risorse pubbliche.
«È difficile pensare – concludono i rappresentanti del Comitato – che il neo-ministro Del Rio smentisca subito l’avvio del nuovo corso, approvando i progetti giacenti alla vecchia maniera, per lo più senza tener conto degli esposti inviati da chi parla di un tracciato scelto inopportuno e sbagliato, non solo per violazione di vincoli ma anche per spreco di denaro e patrimonio pubblico». (nella foto l’attuale E90 nel comune di Amendolara)
Vincenzo La Camera