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Ospedale Trebisacce, le garanzie di Oliverio

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Giorni decisivi per l’ospedale di Trebisacce dopo la sentenza del Consiglio di Stato che, facendo giustizia di una palese ingiustizia ed entrando nel merito delle gravi criticità esistenti nei paesi dell’Alto Jonio circa la garanzia dei livelli minimi di assistenza, ne ha decretato la riapertura. Ora tocca alla politica porvi rimedio e restituire alle popolazioni dell’Alto Jonio una sanità dignitosa. Da parte sua la nuova classe politica regionale sembra voglia prendere atto del grave errore commesso in passato e voglia correggere il tiro anche per non sottrarsi alle responsabilità derivanti dalla mancata osservanza della sentenza dei giudici di Palazzo Spada. Proprio per questo nei giorni scorsi l’attuale numero uno dell’Asp cosentina, il dottor Gianfranco Filippelli, ha fatto visita all’ex nosocomio dell’Alto Jonio e, dopo averne visitato approfonditamente la struttura ed essersi relazionato con il sindaco Franco Mundo ed il personale sanitario, ha espresso valutazioni molto positive circa la qualità della struttura e le condizioni dei reparti che, del resto, erano stati riqualificati, con enorme dispendio di risorse, poco prima di essere inopinatamente chiusi.

Ma le garanzie più probanti, in vista della rivisitazione delle rete ospedaliera, sono venute dal presidente Oliverio il quale in più occasioni ha pubblicamente sostenuto che «in questi anni, con la gestione ragionieristica del Piano di Rientro – ha detto Oliverio – è stato prodotto un evidente aggravamento delle condizioni della sanità calabrese nella quale i tagli lineari e l’ indebolimento dei servizi hanno prodotto un aumento esponenziale dei calabresi che emigrano per prestazioni sanitarie anche di routine. «Il nostro obiettivo – ha dichiarato il governatore Oliverio rivendicando alla politica il diritto-dovere delle scelte – è quello di invertire questa tendenza ed il governo regionale scelto dai calabresi non vuole sottrarsi e vuole entrare nel merito delle questioni». Secondo Oliverio, che ha scelto quale suo referente per la sanità Franco Pacenza, la rete ospedaliera va rivista, corretta e riequilibrata.  «In questo senso – ha precisato Mario Oliverio – vi è anche la dichiarata volontà del Commissario ad acta Massimo Scura. La riorganizzazione dei servizi – ha aggiunto – dovrà partire dai territori poiché se questi vengono depotenziati la domanda si sposta o fuori dalla Calabria o sugli Hub e gli Spoke che sono in una condizione implosiva. Per quanto riguarda, poi, le strutture ospedaliere di confine, -ha concluso Oliverio – Trebisacce e Praia a Mare dovranno essere rafforzate con servizi che rispondano alle esigenze di tutela della salute dei cittadini per arginare la progressiva tendenza alla migrazione sanitaria verso le regioni limitrofe».

Pino La Rocca

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