Anche nella provincia di Cosenza non sono mancate le proteste contro la riforma della scuola targata Renzi. Nella giornata del 5 maggio, infatti, moltissime scuole del territorio sono rimaste chiuse per l’adesione dei docenti, del personale Ata, dei dirigenti scolastici e dei Dsga allo sciopero generale generale indetto unitariamente dalle cinque sigle sindacali più rappresentative del mondo della scuola: FLC CGIL, CISL scuola, UIL scuola, SNALS e GILDA.
«Oltre all’astensione – ha spiegato attraverso una nota Francesca Marino, segretario federazione lavoratori della conoscenza – Cgil, docenti e ATA sono stati parte attiva a Bari, una delle cinque manifestazioni nazionali, tra i 25.000 con slogan e colori, in corteo per le vie del centro; a Castrovillari, in piazza Municipio, con docenti e personale tecnico impegnati ad informare sulle motivazioni che hanno portato allo sciopero; a Rossano uniti nella protesta a famiglie e studenti delle scuole di ogni ordine e grado».
«Tutti insieme – ha proseguito la Marino – per difendere il costituzionale valore della scuola pubblica, quale bene comune, e chiedere dignità e qualità della formazione: riforme, investimenti, fine del precariato, rinnovo del contratto. E per una scuola giusta, che pone al centro della sua azione il successo formativo e la costruzione del cittadino del domani, la mobilitazione continua».
Pasqualino Bruno