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Cosenza, operazione contro clan ‘ndrangheta. Tra droga ed estorsioni

Cosenza, operazione contro clan ‘ndrangheta. Tra droga ed estorsioni
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Nelle prime ore di oggi 12 maggio 2015 i Carabinieri del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Cosenza hanno dato esecuzione a provvedimenti di fermo di indiziato di delitto nei confronti di 13 elementi di spicco della criminalità organizzata gravemente indiziati in ordine ai reati di associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsione aggravata, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e detenzione e porto illegale di armi. I provvedimenti sono stati emessi sulla scorta delle indagini coordinate dal Procuratore Lombardo, dai Procuratori Aggiunti Luberto e Bombardieri e dai Sostituti Procuratori Bruni e Tridico e condotte dal Nucleo Investigativo del Reparto Operativo.

Le indagini hanno consentito di delineare gli assetti della cosca di ‘ndrangheta “Rango-zingari”, egemone a Cosenza e nel suo hinterland, e la sua rapida capacità di rigenerarsi allorquando suoi elementi di vertice sono stati attinti da misure cautelari a seguito anche di recenti operazioni dei carabinieri. L’attività ha consentito di ricostruire come l’associazione, con la disponibilità di armi, fosse finalizzata allo sfruttamento delle ricchezze del territorio mediante la sistematica perpetrazione di estorsioni in danno di imprenditori, nonché gestisse in regime di assoluto monopolio il traffico di sostanze stupefacenti nell’area in cui esercita la propria influenza. Nell’ambito del medesimo procedimento risultano altri 5 (cinque) indagati non attinti dal provvedimento poiché già detenuti.

Tra i fermati figurano un imprenditore edile assunto al ruolo di referente della cosca nello specifico settore ed alcuni dei soggetti già tratti in arresto poiché ritenuti responsabili degli atti intimidatori in danno degli amministratori comunali di Marano Marchesato (CS).

Tale misura “urgente” si è resa necessaria per una serie di esigenze cautelari sulla base di informazioni ottenute in fase d’indagine, con particolare riferimento: dall’intenzione, accennata da elementi della cosca e percepita dagli operanti in una intercettazione ambientale, di perpetrare un attentato ai danni di una caserma dei Carabinieri di Cosenza; ad interrompere le condotte criminali nei confronti degli imprenditori, poiché vittime di attuali minacce. I fermati sono stati tradotti presso la casa circondariale di Cosenza.

 

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