Trebisacce, «Giudice di Pace non è chiuso»
Ma l'assenza di un Cancelliere blocca tutte le procedure
La chiusura dell’Ufficio del Giudice di Pace di Trebisacce è stata stralciata dal provvedimento del Ministero della Giustizia perché i comuni che rientrano in questa giurisdizione hanno assunto l’impegno di accollarsi tutte le spese di gestione della struttura, tranne ovviamente gli onorari dei magistrati. Ad affermarlo è Francesco Mundo nelle vesti di sindaco di Trebisacce e di avvocato, il quale ha inteso così smentire le dichiarazioni fatte circolare nella giornata di ieri da parte del senatore Enrico Buemi sulla chiusura degli uffici del Giudice di Pace di Cariati, San Sosti e Spezzano Albanese tra cui era citato anche quello di Trebisacce.
Certo, e lo sa benissimo il sindaco-Mundo, la situazione dell’Ufficio non è delle migliori perché, oltre a tanti altri problemi, da un po’ di tempo manca il Cancelliere, cosicchè tutto è bloccato e non certo per volontà del Giudice e del personale dipendente che procede quotidianamente con la produzione di sentenze e di decreti taluni dei quali anche con carattere d’urgenza, ma tutto resta inceppato perché manca un Cancelliere che firmi gli atti in deposito. «Sappiamo bene – ha concluso l’avv. Mundo – che la situazione dell’Ufficio è precaria a causa di problemi economici e di personale: dopo l’adesione dei comuni al Consorzio dei servizi dei Giudici di Pace, nessuno ha infatti previsto le relative spese in bilancio sicchè l’ufficio è attualmente in funzione, ma se la situazione rimarrà questa sarà difficile mantenerlo aperto».
Pino La Rocca