La nuova S.S. 106 sarà realizzata solo se ci sarà la spinta “politica” dei sindaci dei comuni interessati, perché dal punto di vista “tecnico” la progettazione è inappuntabile. Lo ha comunicato il presidente dell’associazione “Basta vittime sulla Ss 106” Fabio Pugliese dopo aver incontrato a Roma l’ing. Eugenio Finocchiaro funzionario della struttura tecnica del ministero delle Infrastrutture a cui ha consegnato, con dedica, il libro “Chi è Stato?”. Di ritorno dalla Capitale Pugliese ha lanciato un vero e proprio ultimatum agli 8 sindaci dei comuni interessati ai lavoro: «Per rimuovere gli ostacoli – secondo l’ing. Pugliese – devono verificarsi due importanti condizioni: -che nasca negli amministratori locali l’orgoglio di diventare protagonisti di un cambiamento storico-epocale per la nostra regione che ambisce alla realizzazione di un’infrastruttura importantissima per l’interesse generale e -che nessuno si astenga dal dare il proprio contributo ritenendo che anche un dettaglio possa essere ininfluente. Rispetto a questo, – ha scritto Pugliese – se vogliamo veramente quest’opera, dobbiamo dimostrarlo con i fatti ed assumendoci ognuno le proprie responsabilità. La Regione Calabria lo ha già fatto, i sindaci dell’Alto Jonio devono invece approvare una Delibera con la richiesta di avvio urgente dei lavori, la qual cosa assume significato ancora più forte perché proviene dai territori interessati».
I parlamentari calabresi, secondo il presidente Pugliese, da parte loro, devono esercitare le giuste pressioni affinché l’opera sia avviata al più presto. «Solo se ciò accadrà, e accadrà subito, -ha concluso – riusciremo ad ottenere ciò che vogliono i calabresi… Noi, come associazione, abbiamo fatto tutto il possibile perché ciò accada». (Nella foto, tir in coda sulla Ss 106 tra Amendolara e Trebisacce)
Pino La Rocca