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Trebisacce. Furto all’ex ospedale, asportata cassaforte

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Furto con scasso la notte scorsa presso l’ufficio CUP dell’ex ospedale di Trebisacce: portata via la cassaforte che conteneva l’incasso dei giorni scorsi, circa 11mila euro e sabotati i due distributori di bevande e caffè da cui è stato asportato un imprecisato gruzzolo di denaro contante. Praticamente l’ex ospedale, dopo essere stato svuotato di tutti i servizi sanitari, è diventato una prateria senza alcun controllo in cui scorazzano tutti, tanto è vero che mai furto è stato così semplice e senza rischi come quello messo a segno la notte scorsa, che è stato scoperto solo ieri mattina.

Nel cuore della notte i ladri, che hanno dimostrato di conoscere bene la vulnerabilità del loro campo d’azione, sono penetrati all’interno del Poliambulatorio in cui si trova il CUP da una porta laterale di sicurezza che hanno aperto con un semplice cacciavite; sono quindi penetrati all’interno dell’ufficio forzando una semplice bussola e, cosa ancora più paradossale, hanno asportato con estrema facilità la piccola cassaforte in metallo che non era ancorata al muro come si deve, ma solo incollata e protetta da un piccolo muretto posticcio in mattoni, che non ha posto alcuna resistenza. Ed hanno fatto tutto nel massimo silenzio al punto che nessuno, né la Guardia Giurata che presta servizio nella guardiola all’ingresso lato-mare e neanche il personale in servizio nella sovrastante Lungodegenza, ha visto o sentito niente. Professionisti ben addestrati, o superficialità e faciloneria nell’esecuzione dei lavori e nel controllo, specie di notte, del presidio sanitario? Forse l’una cosa e l’altra, anche perché qualche giorno addietro, sempre di notte, è stato forzato il Bancomat della BNL situato all’interno della struttura. Sul posto ieri mattina sono arrivati i Carabinieri di Trebisacce agli ordini del Maresciallo Vincenzo Bianco che hanno eseguito i rilievi e che hanno avviato le indagini. Indagini che, verosimilmente, saranno completate dalla testimonianza del personale di servizio e degli addetti alla guardiania e dall’esame del supporto magnetico della video-sorveglianza che, da indiscrezioni trapelate, pare non funzionasse a dovere. Tutto insomma sembra aver agevolato … il lavoro dei ladri.

Pino La Rocca

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