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Autovelox, multe illegittime se non vengono controllati periodicamente

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E’ finita la pacchia per i comuni che usano gli autovelox come bancomat per coprire i buchi di bilancio? Sembrerebbe proprio così dopo l’ultimo “verdetto” della Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittimo il codice della strada nella parte in cui non prevede l’obbligo della verifica della funzionalità e della taratura periodica degli autovelox, dei tutor e di tutti gli altri strumenti di controllo elettronico della velocità.

Una sentenza, questa che, soprattutto nell’Alto Jonio dove c’è un autovelox ogni paese, non di rado ben nascosto dietro i guard-rail o dietro alberi e/o vegetazione più o meno spontanea, rischia di dissestare i bilanci comunali perché vengono meno le sostanziose previsioni di entrata dagli autovelox. Finora dei sette comuni attraversati dalla S.S. 106 solo Trebisacce ne era sprovvisto e forse non è un caso che quello della cittadina jonica sia il bilancio comunale più dissestato di tutti. Ma anche nella cittadina jonica si sta correndo ai ripari e fra non molto entreranno in funzione due o tre rilevatori di velocità con il sistema tutor che per ora monitorano il traffico ma fra non molto avranno funzione sanzionatoria.

Paradossale addirittura il comune di Montegiordano che, rimasto senza autovelox dopo la realizzazione delle gallerie che by-passano il centro abitato, si sta attrezzando per collocare due autovelox all’uscita delle gallerie, su un’arteria a quattro corsie che invita gli automobilisti a premere sull’acceleratore. Finora la Cassazione ha sempre rigettato i ricorsi degli automobilisti fondati sulla eccezione della mancata taratura dell’autovelox, dando così ragione alle amministrazioni locali, perché non esisteva una norma che faceva obbligo della verifica e della taratura dei rilevatori. Verifica e controllo che, come è noto, deve essere effettuato dalle Forze dell’Ordine. Si tratta insomma, secondo gli esperti, di una sentenza, peraltro già esecutiva, che anche in prospettiva può provocare un drastico “stop” alle multe, almeno fino a quando le amministrazioni si adegueranno ai nuovi obblighi.

Pino La Rocca

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