Dalle parole ai fatti. Il comune di Trebisacce prova, nei limiti del possibile, ad allontanare lo spettro delle trivelle nell’alto jonio. Lo fa attraverso un’ordinanza (emessa dal sindaco Francesco Mundo in esecuzione della delibera di Giunta Municipale e di consiglio comunale) che applica il principio di precauzione contro le trivellazioni nel nostro mare.
«Premesso che – si legge nell’ordinanza – il Ministero dello Sviluppo Economico ha avviato una serie di procedure di autorizzazione riguardanti indagini esplorative, permessi di ricerca ed estrazione di idrocarburi liquidi e gassosi in una zona ricadente nel territorio terrestre dell’Alto Ionio cosentino e nel mare Ionio che bagna le sue stesse coste; considerato che l’avvio e la realizzazione di questo tipo di attività comporterebbe un impatto ambientale devastante, danneggiando in modo irreversibile in terra e in mare le risorse paesaggistico-territoriali di tutto il territorio e che, oltre al vulnus per l’ambiente e, di conseguenza, per le potenzialità attrattive del territorio, non sono nemmeno da escludere pericoli per la salute e la sicurezza dei cittadini».
«Valutato – continua l’ordinanza – che ben è possibile, ed è anzi doveroso, adottare ordinanze di necessità non solo per rimuovere gravi pericoli che costituiscono una minaccia attuale e contingente, ma anche per prevenire quelli che configurano una minaccia anche solo potenziale (cfr. Consiglio di Stato, sentenza 4227/2013) il principio di precauzione “fa obbligo alle Autorità competenti di adottare provvedimenti appropriati al fine di prevenire i rischi potenziali per la sanità pubblica, per la sicurezza e per l’ambiente”; il comune di Trebisacce ordina con decorrenza immediata e per quanto di competenza, nel proprio territorio e nel bacino Jonico antistante, il divieto e/o la sospensione dell’esecuzione di ogni lavoro installazione di macchine e/o attività presupposta, connessa e consequenziale alla ricerca di idrocarburi solidi e gassosi e collegate alle attività di ispezione e trivellazione».
L’ordinanza rappresenta sostanzialmente un segnale forte dato dal comune di Trebisacce per cercare di opporsi alla scelta del Governo, intrapresa attraverso lo “Sblocca Italia”, di trivellare nel Golfo di Taranto. Il primo cittadino di Trebisacce si aspetta ora una presa di posizione analoga anche dai Comuni vicini, mentre a Rossano, è opportuno ricordarlo, la Giunta ha approvato un deliberato attraverso il quale si chiede al sindaco Antoniotti di adottare l’ordinanza di precauzione. Un segnale di risveglio da parte delle amministrazioni comunali della Sibaritide, che, si spera, dovrebbero trovare al più presto compattezza e unità d’intenti per fermare l’ennesima scelta calata dall’alto che pochi benefici porterebbe nel nostro territorio.
Pasqualino Bruno