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Trebisacce, l’ospedale torna a dare segni di vita. Sarà riaperto il Pronto Soccorso

Trebisacce, l’ospedale torna a dare segni di vita. Sarà riaperto il Pronto Soccorso
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Sarà riaperto a giorni presso l’ospedale “Chidichimo” di Trebisacce, dopo circa 3 anni e mezzo di aspettative e di battaglie politiche, sociali e civili, il Pronto Soccorso h24, con annessi n. 6 posti-letto di O.B.I. (osservazione breve intensiva). Sarà così assicurata l’emergenza-urgenza, per tutto l’anno e per 24 ore al giorno, ai cittadini residenti e, limitatamente al periodo estivo, ai turisti che scelgono l’Alto Jonio come meta delle loro vacanze. Nella giornata di lunedì 20 luglio la struttura commissariale della regione Calabria diretta dall’ing. Massimo Scura ha infatti approvato l’apposita Delibera che comincia a restituire alle popolazioni dell’Alto Jonio il “mal tolto”. Non equivale, certo, alla riapertura dell’ospedale che tutti si aspettavano e che è stato sancito attraverso una sentenza dal Consiglio di Stato ma, secondo quanto è stato preannunciato, sarà il primo passo per ridare vita a quello che è stato per oltre trenta anni, il presidio sanitario di riferimento per tutto l’Alto Jonio.

Ne ha dato notizia direttamente dal Dipartimento Sanità della Regione Franco Pacenza, collaboratore del presidente Oliverio per la Sanità il quale ha confermato trattarsi del primo passo verso la rivitalizzazione e la rifunzionalizzazione del “Chidichimo” per le quali, oltre al presidente Mario Oliverio ed ai vertici dell’Asp cosentina (il commissario Gianfranco Filippelli ed il direttore sanitario Franco La Viola) si sono battuti gli amministratori comunali in carica che hanno preferito privilegiare la via della concertazione politica a quella legale. Nelle situazioni di emergenza-urgenza, presso il nuovo Pronto Soccorso, i pazienti troveranno un’èquipe di medici e di specialisti, tra cui l’anestesista-rianimatore, in grado di assicurare un trattamento sanitario rapido ed efficace e in grado di risolvere in loco il quadro clinico, mentre nell’area OBI verranno collocati temporaneamente i pazienti già valutati in Pronto Soccorso ma che necessitano di ulteriore osservazione, approfondimento diagnostico o trattamento terapeutico che sarà assicurato da un sistema di monitoraggio centralizzato e vi troveranno posto, inoltre, i pazienti per i quali è già stato disposto il ricovero ma non è ancora disponibile il posto letto in uno degli ospedalei-spoke.

Legittima la soddisfazione del sindaco Franco Mundo che ha ringraziato pubblicamente gli artefici di questa vittoria: «Il “Chidichimo” viene riconosciuto ospedale di confine, scelta giusta ed opportuna sia per dare risposte immediate in termini di emergenza ed urgenza ai cittadini del comprensorio, che per drenare la migrazione sanitaria, ma che, allo stesso tempo, allevia i disagi degli ospedali-spoke, il più delle volte sovraffollati e senza posti letto disponibili».

Pino La Rocca

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