Site icon Paese24.it

Lsu-Lpu calabresi sul piede di guerra. Proteste in tutta la regione

Il Senato non ha accettato di inserire l’emendamento in favore degli Lsu-Lpu nel decreto legge sugli enti locali, impedendo, così, ai Comuni calabresi di portare a compimento il percorso di contrattualizzazione di 5000 lavoratori precari. E la rabbia degli Lsu-Lpu non si è fatta attendere. Proprio questa mattina (28 luglio), sotto il sole cocente, stanno manifestando a Cosenza bloccando lo svincolo dell’A3 e causando la chiusura dell’autostrada in entrambe le direzioni. Tanti, infatti, i disagi al traffico ed incolonnamenti nel tratto compreso tra Cosenza Nord e Sud. Ma non solo: anche a Villa San Giovanni hanno bloccato l’imbarco delle automobili sui traghetti privati in partenza per Messina.

Proteste accese in tutta la regione, per una decisione che il presidente, Mario Oliverio, ha definito di «inaudita gravità».«La Calabria – ha detto il governatore – non può essere bloccata da una burocrazia statale forte con i deboli e debole con i forti. Forse la Calabria di fronte al Paese non è mai stata con le carte in regola come questa volta. Per quanto mi riguarda andrò fino in fondo».

Anche al Comune di Castrovillari – come rende noto il consigliere di maggioranza Peppino Pignataro – continua lo stato di agitazione degli Lsu, in assemblea permanente. «Come Amministrazione – ha aggiunto Pignataro, anticipando nei prossimi giorni la costituzione di un Comitato di lotta per chiedere un Tavolo di discussione con le forze sociali e politiche – chiediamo a tutti i consiglieri regionali ed ai parlamentari di stare vicino a questi lavoratori per far sì che tale istanza, legata al precariato e al lavoro, possa avere l’attenzione politica che merita». Al fianco dei lavoratori anche la Rappresentanza Sindacale Unitaria (RSU) di Castrovillari: «È scandalosamente grave – scrive in una nota il coordinatore Pino Basile – questa decisione che procura grande delusione e preoccupazione a questi lavoratori che da anni attendono una soluzione definitiva dallo Stato che, ancora una volta, esprime incapacità e inerzia nel dare risposte al mondo del precariato di lungo corso».

Federica Grisolia

Condividilo Subito
Exit mobile version