«L’incidente gravissimo avvenuto a Villapiana (scontro tra ambulanza e tir con tre feriti ndr) ha delle chiarissime responsabilità che sono riferibili solo e soltanto all’inerzia di una burocrazia che è incapace di far fronte ai reali, seri ed urgenti interessi generali quali, ad esempio, i lavori per il 3° Megalotto della S.S.106 tra Sibari e Roseto, 1,5 miliardi di euro già pronti per essere investiti su una strada moderna e sicura e che, invece, per chissà quale motivo, non partono».
Non usa giri di parole, davanti alle telecamere della Rai, Fabio Pugliese, presidente dell’associazione “Basta vittime sulla Strada Statale 106” dopo l’incidente avvenuto a Villapiana nella mattinata di martedì 4 agosto.
«Ritengo che sia inammissibile – ha proseguito Pugliese – anche dopo il rapporto Svimez, che il Presidente del Consiglio Matteo Renzi sostenga “il piano per il sud” dopo aver preso in giro i calabresi con la fantomatica “cabina di regia per la Calabria”, se poi lo stesso Governo non riesce ad investire i soldi che già sono pronti sulla famigerata “strada della morte”. Per non parlare dei parlamentari calabresi a Roma, che non sono capaci in nessun modo di interloquire con il Ministro alle Infrastrutture Delrio per portare “a casa” il 3° Megalotto della S.S.106. Voglio inoltre ribadire – ha concluso Pugliese – che il silenzio assordante del popolo dell’Alto Jonio, in merito a queste vicende, non è più tollerabile».
Pasqualino Bruno