Passo indietro del commissario Scura sull’ex ospedale di Trebisacce
Le esternazioni del commissario Scura circa il futuro della sanità territoriale non sono passate inosservate. Anche sul web i cittadini insorgono commentando le ultime novità partorite dall’ondivago commissario alla Sanità calabrese. Ha fatto tornare indietro di 50 anni la sanità territoriale, allorquando per qualsiasi esigenza sanitaria bisognava a andare a Cosenza. E, dal momento che i sindaci, unica potenziale forza istituzionale, sono inchiodati alla poltrona, è indispensabile una reazione collettiva che dia voce alla piazza e promuova azioni forti ed incisive. Tra queste, l’urgenza di chiedere alla magistratura ordinaria il “giudizio di ottemperanza” che dia corso all’esecuzione forzata della sentenza del Consiglio di Stato e una “Class action” promossa dai cittadini a tutela degli interessi collettivi. E’ quanto propongono sul web i cittadini-indignati per il voltafaccia di Scura che sembra però non abbia suscitato alcuna reazione da parte dei sindaci del comprensorio.
«E’ indispensabile – ha scritto il trebisaccese Pasquale Brunacci operatore sanitario trapiantato a Milano dove svolge funzioni sindacali presso l’Istituto Tumori – chiedere a tutti i sindaci dell’Alto Jonio (17) di svegliarsi e mettersi in gioco, senza tergiversare sul colore politico, per imprimere una decisa svolta a questa autentica vergogna… Ci stanno emarginando, troppi danni stanno producendo i nostri politici sul nostro territorio… L’ospedale di Trebisacce non è che la punta dell’iceberg di questa scellerata politica messa in atto da questi personaggi che non conoscono il territorio, o fanno finta di non conoscerlo». «La salute dei cittadini dell’Alto Jonio – ha scritto da parte sua Nino La Manna docente in quiescenza – non sembra interessare più a nessuno. Da quanto si apprende dalla stampa – aggiunge La Manna stigmatizzando il torpore dei sindaci – abbiamo ”un uomo solo al comando”, ovvero il sindaco di Trebisacce Franco Mundo che sta tentando, con piglio deciso, di convincere il Commissario a dare seguito alla sentenza dei giudici che hanno decretato la riapertura del nosocomio trebisaccese.
E gli altri Amministratori? Cosa stanno facendo? E noi cittadini tutti dell’Alto Jonio cosa facciamo? Svegliamoci perché quello che ci hanno scippato lo vogliono barattare con la sanità privata, liberticida e non liberale, a danno di tutti quanti noi». «…C’erano una volta… i sindaci dell’Alto Jonio, uniti e compatti, – ha scritto un altro cittadino che vuole mantenere l’anonimato – oggi ci sono tanti ducetti di paese che hanno perso la bussola e non sanno guardare oltre l’angusto orizzonte del proprio campanile».
Pino La Rocca
ormai da tempo che i nostri sindaci ogni qualvolta ci derubano di strutture e servizi ,fanno finti di intervenire senza mai avere il coraggio di togliersi la fascia tricolore accompagnata ad una lettera di dimissione ed inviarl
li al Signor prefetto.Vedi Ultima notizia sulle infrastrutture,la linea Ionica Taranto/Catanzaro resta fuori dal programma del Ministro Del Rio
Pima c’era Scoppelliti.Ora c’è Oliverio.I comuni dell’Alto Ionio sono quasi tutti amministrati da Sindaci progressisti.Questa è la realtà.Poichè quelli di prima sono stati incapaci a gestire la sanità calabrese,spetta ,ora , al nuovo Governatore,che si è circondato di Assessori-Professori universitari,porre il giusto rimedio.Intanto è già passato quasi un anno.