Rossano dopo alluvione. Famiglie rientrano nelle case. Tanti volontari in strada per gli aiuti
Rossano reagisce. Il giorno dopo il maltempo che ha messo in ginocchio la città bizantina, il popolo rossanese, grazie al supporto dell’esercito e della Protezione Civile, si è rimboccato le maniche per togliere fango e detriti che hanno invaso case e attività commerciali. Nei punti più colpiti dalla furia della pioggia sono sbucate centinaia di pale e di rastrelli, tenuti in mano non solo da chi ha vissuto in prima persona il dramma del maltempo, ma anche da tantissimi volontari, soprattutto giovani, vogliosi di contribuire attivamente alla “rinascita” di Rossano. In molti (anche in arrivo da paesi vicini o da altre città della Calabria), nella prima mattinata del 13 agosto, si sono dati appuntamento davanti alla sede Com per essere coordinati dalla Protezione Civile negli interventi. Insieme a loro anche le associazioni di volontariato e alcune imprese private.
Il day after, comunque, non cancella nella mente e negli occhi dei cittadini direttamente coinvolti nel maltempo, le immagini di quelle terribili ore. «Stavo uscendo di casa per andare al lavoro – ci spiega un residente di via Capri, una delle zone del lungomare S. Angelo che ha subìto più danni – quando mi sono accorto che il torrente Citrea era prossimo a esondare. Sono tornato nuovamente all’interno dell’abitazione per proteggere mia moglie e mia figlia, ma l’acqua ha comunque allagato la nostra casa e distrutto le nostre macchine. C’è rimasto poco o nulla, ma almeno siamo vivi. Ora le istituzioni non devono lasciarci soli».
Intanto da poche ore si è concluso il vertice operativo presso l’unità di crisi del centro Com di viale Sant’Angelo, presieduto dal Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, e al quale hanno partecipato anche il Capo dipartimento della Protezione civile Fabrizio Curcio, i sindaci di Rossano, Giuseppe Antoniotti, di Corigliano, Giuseppe Geraci, e di Crosia, Antonio Russo, il Prefetto di Cosenza, S.E. Gianfranco Tomao, il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, il presidente della Provincia di Cosenza, Mario Occhiuto, e tra gli altri anche i consiglieri regionali Giuseppe Graziano e Mauro D’Acri, l’assessore regionale all’ambiente, Antonella Rizzo, il Questore di Cosenza Luigi Liguori e i vertici territoriali e regionali delle forze dell’ordine, una rappresentanza delle forze armate in supporto alla fase emergenziale e della Protezione civile regionale. Nel corso dell’incontro è stato stabilito come avviare, nel breve tempo, l’iter per la fase di ricostruzione post-alluvione, sia attraverso il sostegno del Governo che della Regione.
«Ho chiesto al Ministro Galletti – ha dichiarato Antoniotti – che Rossano ha la necessità di ricostruire e di ripartire subito dopo la tremenda e straordinaria alluvione che ha colpito la città nelle ultime 24 ore e che ha creato danno strutturali ingenti. E questo sarà possibile solo se il Governo centrale riserverà, così come ha fatto in casi analoghi e in altre parti d’Italia, priorità assoluta a questa emergenza. Serve lo stanziamento immediato di fondi e finanziamenti da destinare alla bonifica e a nuove opere di prevenzione.
L’Esecutivo Antoniotti, inoltre, ha stabilito, di comune accordo con la Diocesi di Rossano, di annullare i festeggiamenti patronali dedicati alla Madonna Achiropita, limitatamente alla giornata del 14 agosto. Le cerimonie religiose e civili si terranno nella sola giornata di sabato 15 agosto. Per eventuale poi possibili atti di speculazione, le auto danneggiate, su disposizione del sindaco e del Prefetto, verranno trasferite, con appositi mezzi, nell’area dell’ex elaiopolio su viale Sant’Angelo (traversa, rotonda Lidl). Il servizio è totalmente gratuito e a carico degli enti. Vi è da segnalare, inoltre, che entro stasera faranno ritorno nelle loro abitazioni una buona parte delle 500 persone evacuate ieri.
da Rossano, Pasqualino Bruno