A Rossano si continua a lavorare costantemente per ripristinare una situazione di normalità, dopo l’alluvione che ha colpito la città bizantina nella giornata del 12 agosto. Ammonta a circa 2,2 milioni di euro la spesa per i soli interventi di somma urgenza. Cifra che è stata certificata nel corso del vertice in Prefettura per iniziare a redigere la documentazione da trasmettere al Governo per il riconoscimento, nel prossimo Consiglio dei Ministri di giovedì 27 agosto, dello stato di emergenza e la quantificazione dei danni subiti dai territori. Stamani, infatti, nella sede territoriale del Governo a Cosenza, si è insediato il tavolo tecnico, convocato dal Prefetto, S.E. Gianfranco Tomao, e al quale, oltre ai sindaci dei comuni colpiti dal nubifragio (Rossano, Corigliano, Crosia e Cassano Jonio), hanno preso parte anche le istituzioni e gli Enti sovracomunali, i vertici della ProCiv regionale e delle forze dell’ordine, l’autorità di bacino, tecnici e organizzazioni che hanno contribuito e partecipato alle prime fasi emergenziali post alluvione. Nel corso dell’incontro tra le priorità evidenziate dal sindaco Antoniotti al Prefetto, alla Regione e a tutte le autorità preposte, c’è quella di garantire aiuto immediato alle famiglie che hanno perso tutto e che hanno le case inagibili.
«Ho ringraziato il Prefetto – ha affermato il sindaco di Rossano, Antoniotti – per la celerità con la quale ha insediato il centro Com nelle ore successive al disastro, supportandomi nel coadiuvare tutte le attività di primo intervento. Al momento – ha precisato il primo cittadino – sul tavolo della Prefettura, abbiamo solo prospettato i costi relativi ai lavori di somma urgenza che ammontano a circa 2,2 milioni, già impegnati in questi primi sette giorni di lavoro. Sia chiaro che questa è solo la spesa relativa ai lavori per il risanamento e la messa in sicurezza del sistema idraulico e per l’incolumità pubblica. Insomma, solo per gli interventi tampone che, andando incontro alla stagione invernale, possano garantire sicurezza in caso di un’eventuale altra ondata di maltempo».
Nel frattempo, si continua a lavorare su tutto il territorio comunale, nelle contrade e nel centro storico, per riportare piena funzionalità e fruizione all’interno della città del Codex. A sette giorni dall’alluvione non ci sono più aree del comune isolate e si è già passati alla fase di pulizia e bonifica dei centri urbanizzati. Anche stamani (mercoledì, 19 agosto ndr) squadre di tecnici e volontari ero a lavoro a Sant’Angelo, a Momena, allo scalo e nel centro storico per garantire in tempi brevi la messa in sicurezza delle aree più colpite dall’alluvione.
Pasqualino Bruno