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Ospedale Trebisacce. Sindaco scrive a Renzi: «Scura è incapace di gestire sanità calabrese»

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Energica e risoluta presa di posizione del sindaco di Trebisacce in seguito alle parole offensive pronunciate dal commissario Scura nei confronti delle popolazioni dell’Alto Jonio e della sua ostinazione a negare loro il diritto a una sanità dignitosa e a dare riscontro alla sentenza del Consiglio di Stato. In una lunga e circostanziata lettera indirizzata allo stesso Commissario ad Acta, ai presidenti della Regione Oliverio e del Governo Renzi ed al Sottosegretario Lotti, oltre ad esprimere sconcerto e indignazione per le “farneticazioni” di Scura, ha richiamato e ribadito le ragioni che stanno alla base della rivendicazione della riapertura, seppure parziale, del “Chidichimo” chiedendo l’autorevole intervento delle istituzioni in indirizzo.

«Le considerazioni espresse dal Commissario, oltre che inopportune e offensive – ha scritto il sindaco Mundo – sono intrise di semplici e sommarie valutazioni personali che non competono certo all’ufficio del Commissario, chiamato ad applicare la legge, a ripianare il debito ma anche a garantire i LEA e soprattutto l‘assistenza nelle emergenze-urgenze che si verificano quotidianamente nelle zone disagiate, così come del resto prevede anche il Patto per la Salute 2014/2015». Di seguito il primo cittadino ha richiamato, attraverso un minuzioso decalogo e con il supporto dei necessari allegati, (i LEA, il parametro dei posti-letto per abitanti, l’ammontare dell’utenza, le distanze dagli ospedali spoke ed il mancato rispetto della “golden houre”, i costi dell’aumentata migrazione sanitaria…),  le ragioni poste alla base della rivendicazione, ritenute peraltro legittime dal Consiglio di Stato che ha sentenziato a favore della riapertura del “Chidichimo”.

«In tale contesto – ha scritto Mundo – per confutare le fumose e confuse argomentazioni del Commissario, si ritiene utile precisare che è possibile prevedere un “ospedale di zona disagiata”, oltre che in presenza di distanze superiori ai 60 minuti, quando l’area dove sono situati i comuni sia geograficamente disagiata e quindi tipicamente montana o pre-montata, priva di alcun eli-soccorso, con viabilità complessa e conseguente dilatazione dei tempi». Ragioni legittime, secondo Mundo, che sono state verificate e condivise dai giudici. «In uno stato di diritto – ammonisce il primo cittadino che ha già incaricato il legale per richiesta del “giudizio di ottemperanza”- le sentenze si rispettano e si applicano mentre Scura si sta sottraendo volontariamente all’esecuzione di un giudicato giurisdizionale, configurando anche un’ipotesi di reato previsto dall’art. 650 C.P… Dalle su esposte considerazioni – ha aggiunto l’avv. Mundo – si evince chiaramente l’ostilità di Scura nei nostri confronti, l’incapacità a gestire la sanità calabrese che assorbe oltre l’80% del bilancio regionale e l’interesse per una sanità urbano-centrica che finora ha creato solo tensioni e che rischia di sfociare in ulteriori conflitti sociali».

Pino La Rocca

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