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Fondi post nubifragio, da Rossano invocano una commissione di controllo

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Una commissione di controllo sui fondi stanziati per risollevare Rossano e Corigliano nella fase post alluvione. A richiederlo è il movimento Terra e Popolo che, qualche giorno fa, ha inviato formale istanza alla Prefettura di Cosenza ed all’Autorità Nazionale Anticorruzione, presieduta dal dottor Raffaele Cantone.

La richiesta, nel frattempo, ha avuto il plauso da parte del partito dei Verdi di Rossano. «Tutti siamo coscienti – fanno sapere in una nota i responsabili del partito del sole che ride –  di quanto successo in passato in altre parti d’Italia, e talmente disillusi dal riconoscere che gli appetiti più beceri di affaristi e speculatori  non tardano ad uscire fuori in situazioni emergenziali come quella che la nostra città sta vivendo. Ci appelliamo dunque pubblicamente a chi di competenza affinché si crei un controllo serrato e inflessibile in grado di tenere lontani gli avvoltoi degli affari; la città ha reagito con cuore e grinta dopo il disastro del 12 agosto e non sarebbe plausibile sprecare tanto lavoro permettendo a qualcuno di incassare indebitamente i soldi speculando su quelle famiglie e quelle attività che hanno perso tutto fra le acque dei torrenti maltrattati dall’uomo».

Intanto filtrano delle indiscrezioni in merito alla cifra stanziata dal Consiglio dei Ministri da destinare alle città colpite dall’alluvione. Si tratterebbe di una somma di poco inferiore ai quattro milioni di euro; soldi che verranno gestiti da un commissario ad acta. Il quale, a sua volta, li ridistribuirebbe, in base alle esigenze, ai Comuni colpiti dal nubifragio Se la cifra che trapela dovesse essere confermata, per il sindaco di Rossano Giuseppe Antoniotti servirebbe solo a tamponare le urgenze primarie. Il primo cittadino ha infatti affermato che si tratterebbe di «un’inezia, se si considerano gli ingenti danni che l’alluvione del 12 agosto scorso ha arrecato al territorio. Credo che con questi soldi, al momento, riusciremmo solo a tamponare le somme urgenze, già messe in opera. Il nubifragio ha fatto crollare strade, ha isolato abitati, ha provocato frane che minacciano ancora la città alta, ha compromesso l’efficienza, già di per sé precaria, di numerosi servizi pubblici, oltre ad aver messo in ginocchio numerose famiglie rossanesi e l’intero comparto agricolo. Ecco perché – ha proseguito Antoniotti -, sperando che questo primo stanziamento economico possa rappresentare solo un sostegno per tamponare le somme urgenze, tutta la classe politica calabrese deve essere solerte a spronare il Governo Renzi affinché, prima della fine dell’estate, stanzi i soldi per gli interventi destinati all’eliminazione del pericolo residuo».

Pasqualino Bruno

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