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“Il bilico” di Francesco Lappano, tra illusione e certezza

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Quante volte la realtà pone i suoi individui in una continua oscillazione tra gli eventi, tra il bene ed il male, tra scelte giuste o sbagliate, tra l’amore e la razionalità, la fede e la scienza? Quanti punti di vista, quante idee, quante contraddizioni? Quante volte l’individuo si trova in “bilico tra illusione e certezza”? Una condizione da equilibrista, che dall’alto del suo filo, cerca una soluzione, una collocazione nel mondo, il proprio equilibrio.

L’equilibrista è Francesco Lappano, un giovane performer, ballerino, attore, un “danzattore” insomma, nato a Cosenza, dottore magistrale in linguaggi dello spettacolo, del cinema e dei media. Arte e comunicazione nella sua vita, nei suoi studi, danza e poesia. Anche Francesco, proprio come l’equilibrista rappresentato da Luigi Granata nella copertina del suo nuovo libro “Il bilico. Tra illusione e certezza”, oscilla tra l’apparente libertà di un ballerino che si muove su un palcoscenico e la volontà di rappresentare questa libertà attraverso gli schemi più intellettuali della poesia. La poesia, in fondo, è proprio questo, il pensiero più intimo che prende forma tra i versi.

L’obiettivo è lo stesso: prendere posizione scegliendo un altro punto di vista. Su un palcoscenico o nella vita, non importa. L’importante è cercare la propria dimensione, prima lasciandosi andare a questa contraddizione e poi affidandosi ad una “Sapienza che ama, accoglie, risolve”. Accoglie proprio come la sua poesia, senza pregiudizi, nel valore assoluto e più puro della vita, ovvero l’amore, perché – come scrive lo stesso autore – “l’amore abbraccia tutto, senza puntare il dito”. Da qui, infatti scrive, le «contraddizioni perdono confine e le verità non hanno identità». In una realtà in cui valori come l’amore e la fede sono sempre più in crisi, sopraffatti dai ritmi incalzanti della quotidianità, gli individui si ritrovano ad essere “mendicanti d’amore”; si trovano a «supplicare per un battito», “schiavi di una mascherata passione/o reduci da irrisolti fastidiosi,/si confondono su cosa sia la responsabilità”.

L’equilibrista «a seconda degli eventi e dello stato del cuore assume i colori e i sapori dell’illusione e della certezza e sospeso tra due vuoti costruisce il suo arrivo». In fondo, ogni individuo è un equilibrista di sé stesso che cerca di trovare una «casa per il proprio cuore», in quella che sarà la sua condizione esistenziale. “Il bilico, un pendolo, due estremi, il cuore nel mezzo”.

Federica Grisolia

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