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Tribunale Rossano-Castrovillari, un anno fa l’accorpamento “che non si doveva fare”

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“Io non chiudo”. Questo il nome del Comitato istituito a Rossano in difesa del Tribunale, presieduto dall’avvocato Maurizio Minnicelli, e questo lo slogan di un’intera battaglia. Eppure il Tribunale ha chiuso, ed è già passato un anno (precisamente il 13 settembre 2013) dall’accorpamento a quello di Castrovillari. A nulla, almeno per ora, sono servite le proteste, portate avanti con determinazione da avvocati, personale amministrativo, istituzioni locali e cittadini. E anche il decreto che permetteva la riapertura del palazzo di giustizia si è rivelato una falsa speranza. Una battaglia che il popolo rossanese sembra aver perso. Una battaglia che però non è la guerra, e i cittadini continuano a chiedere a gran voce che questo scippo per il territorio venga restituito, così da poter garantire legalità e sicurezza nella Sibaritide, un’area particolarmente bisognosa di essere difesa e tutelata.

Ma anche Castrovillari, che in questo caso appare come la città “privilegiata”, ha dovuto difendere il suo Tribunale, ad un passo dalla chiusura, ormai due anni fa. Una lotta che, ai tempi, coinvolse numerose forze politiche, sociali e sindacali. Un Tribunale che, spesso, è stato accusato di non riuscire a gestire l’accorpamento a quello della città bizantina, ma che ancora una volta è stato difeso, perché l’attività giudiziaria, in questi due anni, è stata continua e proficua, e perché tutelare un territorio non significa svalutarne un altro. L’unione fa la forza e Rossano, comunque, promette di non mollare.

 Federica Grisolia

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