«Scalare 100 vette nel Parco Nazionale del Pollino! Non è facile ma neanche impossibile». A dirlo e, soprattutto, a farlo è Nicola Zaccato (nella foto sulla vetta del Dolcedorme che, con i suoi 2.267 metri, costituisce la cima più elevata del massiccio del Pollino oltre che dell’arco appenninico meridionale), presidente dell’associazione “ldentità Territoriale” e guida ambientale escursionistica. Un’impresa mai compiuta da nessuno.
«Sono partito da uno studio del territorio – racconta lo stesso trekker. Sulla cartina ho individuato e tracciato il percorso da seguire e le vette da conquistare. Da qui l’inizio di una conquista difficile e a volte “stremante” durata due anni, delle 100 vette del Pollino e dell’Orsomarso». Da Frascineto, paese in cui Nicola vive, ad Alessandria del Carretto, Belvedere Marittimo, Aieta, Verbicato, Grisolia, punti di partenza delle sue scalate. Da un estremo all’altro della Calabria e della Basilicata, ore e ore di viaggio, prima di intraprendere la sfida. Panorami incantevoli, vette più o meno alte, sentieri a volte inesistenti, canali invalicabili, ostacoli, e poi, in lontananza, quella meta. Ogni vetta è una conquista per Nicola Zaccato, e la soddisfazione ripaga ogni fatica. Ad ogni sforzo corrisponde un’emozione, ad ogni vetta la libertà assoluta.
Federica Grisolia