Castrovillari, importante riconoscimento nazionale per la reumatologia calabrese

Tra malasanità, mancanza di personale medico e specializzato, e tagli ai reparti all’interno degli ospedali, arriva proprio dalla Calabria uno spiraglio di buona sanità. Nonostante le difficoltà che sta attraversando la reumatologia, al secondo posto per numero di malattie (ne esistono circa 400 tipi differenti e ogni anno ne vengono individuate delle nuove), ma quasi all’ultimo per numero di centri reumatologici in tutta Italia e specialisti, sono state istituite proprio a Castrovillari, Cosenza, Catanzaro e Reggio Calabria quattro unità operative ospedaliere di Reumatologia; inoltre, sono state pubblicate diverse ore di Reumatologia territoriale soprattutto nelle province di Cosenza e Reggio.
In Calabria sono circa 220mila i malati reumatici, numeri che raccontano provvedimenti ancora inadeguati e che spingono ancora ad una costante emigrazione sanitaria. Ma è comunque un buon punto di partenza, che descrive un lavoro attento e adeguato in una regione spesso tacciata di malasanità. Non è tutto. I castrovillaresi e non solo, possono essere orgogliosi di un ulteriore riconoscimento ottenuto dal dottor Giuseppe Varcasia, responsabile della U.O. S.D. di Reumatologia dell’A.S.P. di Cosenza presso il Presidio Ospedaliero di Castrovillari, eletto nel consiglio direttivo nazionale del Collegio Reumatologi Ospedalieri Italiani (C.R.O.I.) risultando il 2° degli eletti subito dopo il candidato presidente dottor Stefano Stisi di Benevento. Il riconoscimento è arrivato in occasione del congresso nazionale congiunto S.I.R. (Società Italiana di Reumatologia) – C.R.O.I. tenutosi a Rimini dal 26 al 29 novembre 2014, quando si sono tenute le elezioni per il rinnovo dei rispettivi consigli direttivi nazionali S.I.R. e C.R.O.I.
Il dottor Varcasia vuole fare del «confronto serrato e costruttivo con le autorità regionali e con il Ministero della Salute il punto di forza per far crescere costantemente la Reumatologia, che conta pochi specialisti o, addirittura, medici convinti di poter esercitare la specializzazione senza aver seguito un percorso professionale specifico». Il suo obiettivo è quello di «potenziare le strutture reumatologiche esistenti e soprattutto sviluppare la Reumatologia territoriale, intensificando la collaborazione con i medici di Medicina Generale, e creando con gli appositi centri una rete informatizzata che utilizzi la stessa cartella clinica, per garantire assistenza adeguata al malato». In Calabria esiste già una rete reumatologica provinciale integrata.
Federica Grisolia
Benvencono in calabria professionisti del calibro del dottor G varcasia in calabria che ne abbiamo tanto bisogno essendo la nostra regione dimenticata dai nostri governanti. AUGURI AL DOTTORE G. VARCASIA.