Un presidio per “fermare i traffici di una Europa che chiude le frontiere ai profughi e le spalanca alle schifezze”. Anche una delegazione di agricoltori calabresi, guidata dal Presidente regionale Pietro Molinaro, presiederà, nella giornata di lunedì 7 settembre, il passo del Brennero, unendosi agli altri agricoltori della Coldiretti provenienti da tutte le regioni per una mobilitazione volta a «denunciare gli effetti dei ritardi e delle omissioni dell’Unione Europea che favoriscono le speculazioni che stanno provocando l’abbandono delle campagne, con effetti irreversibili sull’occupazione, sull’economia e sull’ambiente».
«C’è una Europa- ha spiegato Pietro Molinaro, presidente regionale della Coldiretti – che privilegia le lobby dell’agroalimentare che fanno affari a danno degli agricoltori e dei consumatori. Non ci vogliamo sottrarre alla competizione, ma in Calabria produciamo circa il 40% di quello che consumiamo e quindi abbiamo margini enormi di crescita. Occorrono sempre di più regole chiare sulla provenienza e sulle caratteristiche dei prodotti, senza concorrenza sleale, in questo modo siamo davvero in grado di assicurare uno sviluppo durevole e sostenibile all’agricoltura e all’agroalimentare con benefici sull’occupazione, sulla salute dei cittadini e la valorizzazione delle zone interne».
«Il Brennero – ha continuato Molinaro – è il crocevia di tante e troppe distorsioni e verificheremo senza tregua autobotti, camion frigo, container per smascherare il “finto Made in Italy”. L’iniziativa si svolge contemporaneamente alla mobilitazione dei giovani agricoltori della Coldiretti che a Bruxelles dove nella rappresentanza permanente d’Italia presso l’Unione Europea, in occasione del vertice straordinario dei Ministri Europei dell’Agricoltura, mostreranno le tante schifezze spacciate come Made in Italy per rafforzare e chiedere un impegno più forte e rispettoso delle identità e capacità produttive all’Unione Europea».
Pasqualino Bruno