Redazione Paese24.it

Amendolara, un tuffo nella Magna Grecia. Ricostruita nel Museo una tomba della necropoli “Paladino”

Amendolara, un tuffo nella Magna Grecia. Ricostruita nel Museo una tomba della necropoli “Paladino”
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Anche il Museo Archeologico Statale “Vincenzo Laviola” di Amendolara parteciperà alle Giornate Europee del Patrimonio che vedono in questo week end i musei aperti sino a tarda sera, con numerose manifestazioni culturali nelle più importanti città d’arte. Ad Amendolara paese il Museo, inaugurato il 20 giugno del 1996, resterà aperto e visitabile gratuitamente ed eccezionalmente anche dalle 20 alle 24 di sabato 19 settembre, oltre a tutti gli altri giorni dalle 9 alle 17. I visitatori potranno immergersi nella preistoria di Amendolara in una suggestiva visita notturna e scoprire, oltre ai reperti dell’età del bronzo e del ferro, anche gli affascinanti oggetti di corredo funebre risalenti alla Magna Grecia e provenienti dalla necropoli (un moderno cimitero) della zona di Amendolara, denominata “Mancosa-Paladino”, a valle di San Nicola e databili VI-VII secolo a.C.

museo amendolaraProprio in occasione di questa apertura serale, il laboratorio di restauro del Museo ha ricostruito minuziosamente, sotto la direzione scientifica della dottoressa Adele Bonofiglio, una tomba della necropoli di Paladino (che Paese24.it ha fotografato in esclusiva grazie alla gentile concessione della Soprintendenza Archeologica) con all’interno gli oggetti che sono stati seppelliti assieme al defunto, i quali secondo la credenza, poi tramandatosi in altre epoche e popoli, sarebbero dovuti servire al proprio caro nell’aldilà. La necropoli di Paladino, utilizzata sino al VI secolo a.C. circa, era costituita da tombe rettangolari coperte con lastroni di pietra e si è sviluppata nello stesso periodo in cui fioriva la città di San Nicola che, come scrive il medico-archeologo Vincenzo Laviola nel suo libro, è stata una città indigenza di influenza ellenica e che comunque cessò di vivere nell’ultimo quarto del VI secolo a.C. quando Crotone mise a “ferro e fuoco” Sibari.

Vincenzo La Camera

 

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