Un referendum per allontanare lo spettro delle trivelle. Il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, è tornato a parlare del referendum abrogativo di alcune norme della legge “Sblocca Italia” per la parte che riguarda le trivellazioni nel mar Jonio e nel mar Adriatico. «Queste norme – ha detto Oliverio- costituiscono un sopruso dei poteri legittimi e istituzionali delle Regioni. Non è possibile autorizzare, in un mare chiuso come lo Ionio o l’Adriatico, trivellazioni o ricerca per le trivellazioni senza valutare l’impatto e le valutazioni negative che esse comportano. Per il 28 di questo mese abbiamo convocato il Consiglio regionale che si è già espresso su questa questione e che, ne sono sicuro, all’unanimità sceglierà la strada del referendum abrogativo».
«Il nostro –ha proseguito il Presidente della Regione- non è soltanto un “no”, ma è anche un sì ad una politica di valorizzazione del Golfo di Taranto. Da Presidente della Provincia di Cosenza tempo fa mi feci promotore di un’iniziativa insieme alle Province di Matera, Taranto e Lecce. Quel progetto si intitolava “Il mare che unisce”. Quella proposta deve essere rimessa in campo».
Pasqualino Bruno