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Castrovillari, cala il sipario su “Civita…nova”

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Chiude con risultati più che soddisfacenti la settimana edizione di “Civita…nova”, l’evento organizzato nel centro storico di Castrovillari. La manifestazione (nella foto di Giuseppe Cava un momento dell’evento ndr), divisa in 34 appuntamenti spalmati nei 4 giorni di “Civita…nova”, ha fatto registrare la presenza di oltre 20 mila persone e 80 espositori  circa tra stand di artigianato di prodotti tradizionali e  gastronomici.

La manifestazione castrovillarese di metà settembre, organizzata dall’amministrazione comunale, dalla Pro Loco cittadina, dall’Ente Parco del Pollino, dalla Regione Calabria, dall’associazione ACT (Ambiente, Cultura, Turismo) dalla Coldiretti, Confartigianato,CIA, Confesercenti, dall’associazione culturale “ Aldo Schettini” e dal contributo di  numerosi sponsor privati, ha spaziato dall’arte, con la collettiva d’arte contemporanea per il  750mo anniversario della nascita di Dante Alighieri, passando per le opere del Maestro Luigi Le Voci, a cui questa edizione era intitolata, alla mostra fotografica sulla 57^ edizione  del Carnevale di Castrovillari, a quella sul cinema con un omaggio al grande Pier Paolo Pasolini, ai “crest” della Marina Militare, all’estemporanea di pittura, con pittori castrovillaresi passando per la mostra fotografica ed esposizione  delle mitiche vespe e lambrette.

Ma Civita nova è stata anche proposta gastronomica per la conoscenza delle eccellenze territoriali, dalla “vacca Podolica” alla “cipolla bianca”, passando per i sentieri del gusto, alle animazioni musicali, agli artisti di strada protagonisti del terzo festival street dedicato al genere, alle visite guidate nel centro storico alla scoperta di slarghi e viuzze, alle tradizioni popolari per rivivere la Castrovillari di un tempo attraverso balli, canzoni e poesie con l’omaggio a Luigi Russo, e ancora la danza a cura delle scuole di Castrovillari e poi musica etnica e non solo.

«Sicuramente la manifestazione – fanno sapere gli organizzatori –  ha qualcosa da migliorare, ma la presenza  nel centro storico di tante persone,  ha regalato al borgo antico il fascino che merita con un rilancio legato alla territorialità e alle sue bellezze. Riscoprire la Civita, la sua storia, la sua cultura è sicuramente segno di crescita e soprattutto bisogna programmare come gli antichi edifici  del rione possono tornare a vivere, ripensandoli come abitazioni, come locali, come attività artigianali, come strutture ricettive».

Pasqualino Bruno

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