Castrovillari, l’olio della frittura diventa carburante

A Castrovillari l’olio esausto non si butta, ma viene riciclato per produrre energia pulita. L’olio fritto, quello che spesso finisce giù per gli scarichi delle cucine, danneggiando l’ambiente, le tubature, il sistema fognario e inquinando il mare, grazie al progetto Recoil, promosso dall’Alessco – Agenzia per l’Energia e lo Sviluppo Sostenibile della Provincia di Cosenza, insieme a diversi partner internazionali e finanziato dal Programma Europeo IEE, diventerà biodiesel e sapone. Dall’avvio del progetto sono stati raccolti, porta a porta, tra i 700 e 800 litri di olio esausto che, attraverso il processo di transesterificazione, messo in atto da Varat Srl, con sede legale a Saracena, sarà trasformato, nell’impianto di contrada Cammarata a Castrovillari, in carburante ecologico e sarà utilizzato, poi, per i mezzi di trasporto pubblico comunali. Dal biodiesel, inoltre, viene ricavato il glicerolo grezzo, utile per le aziende cosmetiche nella produzione di sapone.
Un processo che non produce alcun ulteriore rifiuto inutilizzabile, consente di ridurre i costi economici e contribuisce al miglioramento delle condizioni ambientali. Un progetto sperimentale, insomma, da cui trarre solo benefici. La RTS, società responsabile della raccolta, a Castrovillari effettua i ritiri a domicilio secondo un calendario che prevede due tappe al mese, distribuite nei diversi quartieri della città. L’olio esausto può essere versato in qualsiasi contenitore di plastica, ben asciutto, su cui apporre il proprio nominativo.
Federica Grisolia