Castrovillari, Italcementi verso la chiusura

Sembra delinearsi uno scenario critico per lo stabilimento Italcementi di Castrovillari che dovrebbe prima essere relegato a semplice centro di macinazione in cui verrebbero impiegati massimo 35 operai, e poi essere dismesso. A denunciare questa situazione le organizzazioni sindacali che nei giorni scorsi, a Cosenza, presso la sede di Confindustria, hanno incontrato i vertici aziendali della multinazionale che a chiare lettere «ha annunciato il blocco delle attività produttive con conseguente ricorso alla cassa integrazione straordinaria di oltre la metà dell’organico, almeno fino al 31 gennaio 2015».
Durante l’incontro con i vertici aziendali, i rappresentanti sindacali hanno chiesto «come fosse possibile fermare la produzione a Castrovillari nonostante le più grandi opere infrastrutturali del Sud (A3 Sa/Rc e S.S. 534) ruotassero intorno allo stabilimento» ma chiara e laconica è stata la risposta della multinazionale: «L’azienda non ritiene più competitivo e conveniente realizzare la produzione a Castrovillari, bensì farla a Matera dove in questi anni hanno investito soprattutto nel favorire l’utilizzo di combustibili alternativi». A questo punto è stato proclamato lo stato di agitazione dalle organizzazioni sindacali perché «non è accettabile la politica messa in atto dalla multinazionale» ma soprattutto perché sono a rischio circa 200 posti di lavoro. Ed è per questo che chiedono a «tutte le forze sane del territorio di raccogliere questo grido di allarme e di partecipare a tutte le iniziative che seguiranno nei prossimi giorni».
Federica Grisolia