Castrovillari nella morsa dei rifiuti. Lo Polito: «Ci aspettano mesi di passione»

«Tuteleremo i cittadini. Basta incivili e lavoratori menefreghisti»
«Lo sciopero di oggi è la rappresentazione plastica del dramma che vive la città e con essa i propri amministratori». Il sindaco di Castrovillari, Mimmo Lo Polito, torna sull’argomento rifiuti sottolineando «le criticità di un sistema che – come lo stesso primo cittadino ammette – evidentemente non ha funzionato. Perché se il Comune paga ed ha onorato tutte le fatture pervenute, se l’Ente segnala che si sostituirà all’impresa inadempiente, facendosi carico della retribuzione diretta dei lavoratori, e nonostante ciò la città rimane sporca e senza servizio, allora significa che il “sistema” ha fallito».
«L’attuale aggiudicatario del servizio – spiega Lo Polito – ha stipulato con il Comune di Castrovillari un contratto quinquennale perché ha vinto una gara d’appalto. Questa – continua il sindaco – è stata preparata sulla base di un capitolato d’appalto che, il sottoscritto, unitamente agli altri componenti del gruppo consiliare Pd, all’epoca opposizione quando era al governo il centrodestra guidato dal sindaco Blaiotta, ha contestato duramente perché mancante del piano dei costi». «Tale contratto – continua il primo cittadino – è stato prorogato fino al 31 dicembre 2015 in quanto, alla scadenza, la gara d’appalto, indetta durante la gestione commissariale, è andata deserta poiché, anche questa volta, il capitolato d’appalto non era stato effettuato sulla base dei veri costi dei servizi richiesti. In questo periodo – scrive Lo Polito – dal nostro insediamento, si è lavorato per colmare tali lacune. Il nuovo bando, per questo, sarà completo e, si spera, appetibile per chi vorrà partecipare».
Intanto, scusandosi con la città, Lo Polito prevede, fino alla nuova aggiudicazione, tre mesi di “passione” e garantisce che il Comune «tutelerà i diritti dei cittadini, che versano le tasse, con ogni strumento, perseguendo gli abusi e tutti coloro che non rispetteranno i propri doveri. Il nuovo impianto sarà, infatti, basato su «diritti e doveri, e non vi troveranno cittadinanza né incivili (con un controllo capillare attraverso ispettori ambientali), né lavoratori (pochi) che hanno manifestato “menefreghismo” verso Castrovillari, né imprese che al netto delle responsabilità altrui non hanno governato il servizio». Perché – come lo stesso Lo Polito ha precisato – «lo sciopero è un diritto sacrosanto e così pure la sicurezza dei lavoratori. Ma il disservizio in alcune zone si è verificato anche martedì e nei giorni precedenti».
Federica Grisolia