Trebisacce, «indecente aumento tassa rifiuti». Maggioranza sotto accusa
Bollette rifiuti (TARI) mediamente raddoppiate per le famiglie e triplicate per alcune categorie commerciali: monta la protesta tra i contribuenti di Trebisacce mentre la Minoranza definisce illegittimi gli aumenti perché introdotti fuori tempo massimo e invita pertanto i cittadini a non accettare gli aumenti ed a pagare gli stessi importi dell’anno scorso. Secondo quanto ha sostenuto la Minoranza di “Trebisacce Futuro” in un’apposita conferenza-stampa, i 7 consiglieri di Maggioranza, assenti i consiglieri di Minoranza Davide Cavallo e Rocco Corvino e con il voto contrario del capo-gruppo Pino Sposato e dell’ex assessore Dino Vitola, hanno approvato le nuove aliquote in data 4 settembre 2015 e non entro il 30 luglio 2015 come prevedeva la normativa, per cui gli aumenti, secondo legge, non possono essere retroattivi e comprendere l’annualità 2015 ma scatteranno semmai dal I° gennaio 2016. Da qui il suggerimento alle famiglie ed ai commercianti di non pagare gli aumenti e di pretendere di pagare le bollette secondo le vecchie tariffe.
«La tassa sui rifiuti – hanno sostenuto quelli di “Trebisacce Futuro“ Pino Sposato e Paolo Accoti dopo aver incassato il parere tecnico della dottoressa Loredana Latronico – per alcune famiglie è più che raddoppiata mentre per i commercianti l’aumento medio è del 260% e va quindi ben oltre i limiti della decenza. Si tratta di maggiorazioni che rischiano di mettere definitivamente in ginocchio l’intera comunità. Va bene risanare le esanime casse comunali – si legge in una nota consegnata alla stampa – ma non si comprende perché il risanamento debba pesare solo sul portafoglio dei cittadini e dei commercianti e non su quello di coloro i quali hanno portato il comune al dissesto economico-finanziario. Ma nella fretta di mettere le mani nei portafogli – concludono quelli di “Trebisacce Futuro” con Delibera alla mano – i nostri amministratori hanno commesso un “peccato di gola” perché gli aumenti al più possono essere applicati con decorrenza I° gennaio 2016 e sono pertanto illegittimi se applicati nell’annualità 2015». In realtà nei giorni scorsi i commercianti aderenti all’Assopec, su iniziativa del presidente Serafino Zangaro, hanno incontrato il sindaco Mundo e chiesto spiegazioni. Il sindaco ha spiegato che, in base alla nuove disposizioni, gli aumenti sono stati contenuti entro il 20%. L’esito dell’incontro è stato interlocutorio e si prevedono altri incontri ma, con i tempi che, è difficile far digerire aumenti che rischiano di mettere sul lastrico diversi esercenti.
Pino La Rocca