I cittadini lamentano «la quasi totale, desolante, assenza delle istituzioni, in particolare della Regione Calabria che, pur se a conoscenza delle loro difficoltà, ha messo in campo poche, per non dire nessuna iniziativa concreta a favore delle famiglie sfollate, che, a tutt’oggi, non sono ancora potute ritornare nella propria abitazione e delle attività economiche che non hanno ricevuto nessun sollievo neanche dal punto di vista fiscale. Di contro – sostengono – apprendono dalla stampa che un emendamento che poteva accendere un lume di speranza nelle popolazioni colpite è stato respinto dal Consiglio regionale in data 28-06-2013». Intanto, nei giorni scorsi, la cittadinanza di Mormanno ha occupato pacificamente la sede del comune in attesa dell’esito dell’incontro, a Roma, della delegazione dei sindaci del Pollino, tra cui Guglielmo Armentano, alla presenza di Domenico Pappaterra e del consigliere provinciale Grisolia, rispettivamente presidente e vice presidente della “Commissione Sisma”, con il sottosegretario all’economia Stefano Fassina, per avanzare al Governo le richieste e gli aiuti economici necessari alla ricostruzione.
Il sindaco di Mormanno, Guglielmo Armentano, ha reso noto che, dopo le sue dichiarazioni di rammarico apparse sulla stampa giorni fa, circa il mancato accoglimento da parte del Consiglio regionale dell’emendamento presentato da Gianluca Gallo ed altri a favore delle popolazioni del Pollino colpite dal sisma, «c’é stata da parte dell’assessore Pino Gentile una comunicazione che ribadisce la vicinanza della Regione alla popolazioni del Pollino, ma che soprattutto invita il primo cittadino ad un incontro atto a trovare una soluzione alla problematica». Il sindaco, prosegue la nota, «riconosce a Gentile la sensibilità e la vicinanza dimostrata subito dopo il sisma e poi tradotta in atti ed aiuti concreti, per cui – conclude Armentano – sono ottimista e fiducioso che si possa trovare presto un’intesa e giungere ad una programmazione che veda la Regione fra i protagonisti della rinascita di Mormanno».
Federica Grisolia