A causa di un impegno istituzionale sopravvenuto nelle ultime ore è stata annullata la visita del ministro Andrea Orlando, al tribunale di Castrovillari, in programma per oggi (20 ottobre), alle ore 15. L’avviso è stato pubblicato sul sito del Ministero della Giustizia, dove restano confermate le altre “tappe” del tour del Guardasigilli nei tribunali italiani «dove il servizio della giustizia civile verso i cittadini incontra le maggiori difficoltà. Si tratta – si legge – di tribunali individuati dal ministero statisticamente, sulla base di indicatori oggettivi della loro performance nel settore civile e, in particolare, selezionati fra quelli con il più alto tempo medio di risoluzione e il più alto tasso di pendenze ultra-triennali». Alle ore 15, dunque, Orlando non sarà a Castrovillari ma al tribunale di Vibo Valentia «dove incontrerà i vertici degli uffici giudiziari e i rappresentanti della magistratura, dell’avvocatura, del personale amministrativo e delle organizzazioni sindacali al fine di discutere delle difficoltà e dei disagi riscontrati e di individuare le soluzioni più idonee e rapide per riportare la produttività su migliori standard di efficienza». Al termine degli incontri il ministro terrà una conferenza stampa per dare conto del lavoro svolto. Nella mattina di mercoledì 21, sempre alle ore 9, Orlando sarà invece in visita la agli uffici di Lamezia Terme. A seguire, conferenza stampa verso le ore 11,30. Nelle prossime settimane il tour di Orlando proseguirà in altre regioni.
Intanto ieri comunque prima ancora della notizia dell’annullamento della visita circolava un certo malcontento tra i dipendenti del Tribunale, destinatari di un discusso ordine di servizio, a firma del presidente del Palazzo di Giustizia, che li invitava a lasciare anzitempo il posto di lavoro per dare la possibilità alle forze dell’ordine di gestire al meglio le operazioni di sicurezza. Questa decisione ha fatto mugugnare buona parte dei dipendenti i quali avrebbero preferito restare al loro posto anche per presentare il Tribunale al Ministro nelle sue piene attività.
La redazione