Spoke di Castrovillari. «Pretendiamo il rispetto del decreto»
Al consiglio comunale aperto hanno partecipato sindaci, associazioni e sindacati del territorio
«Il diritto alla salute deve essere salvaguardato. I cittadini del comprensorio hanno il diritto di essere curati e assistiti qui». E’ il coro unanime emerso durante il consiglio comunale aperto, tenutosi ieri (3 novembre), a Castrovillari, nella sala 14 del Protoconvento francescano, per discutere della questione sanità, in un contesto troppo spesso precario. Uno scudo contro altri “scippi” – formato da sindaci, associazioni, sindacati e dalla popolazione intera – pronto alla mobilitazione generale qualora, a breve, non si dovessero ottenere risultati concreti sulla base di ciò che il decreto (del 9 aprile 2015) prevede per l’ospedale spoke di Castrovillari: in una parola, il potenziamento del nosocomio.
Il consiglio ha votato all’unanimità l’unico punto all’ordine del giorno «nel quale – si legge in una nota – oltre ad esprimere una vibrata protesta al Governatore della Calabria, al Commissario straordinario regionale per l’emergenza Sanità ed al Commissario dell’Azienda Provinciale di Cosenza per i ritardi di perfezionamento che registrano le Unità Operative con i servizi che eroga l’ospedale di riferimento di Castrovillari, nonostante le indicazioni del decreto circa le specifiche previste per tale tipo di nosocomio, pretende, senza chiedere favori, l’immediata esigibilità dello stesso e che l’iter si completi in tempi certi con i servizi territoriali per la salute». Il documento prevede, oltre all’aumento dei posti letto da 100 (quanti sono attualmente) a 223 così come la legge assegna a Castrovillari, alla risoluzione dei problemi che registrano le unità operative e al potenziamento dei servizi, la costituzione di una commissione territoriale costituita da cinque consiglieri comunali (tre di maggioranza e due di minoranza), due membri del Comitato territoriale delle associazioni per la salute, da rappresentanti di altre Amministrazioni del comprensorio e dalle forze sociali, che potrà coordinare così le iniziative intraprese. Oltre a Ferdinando Laghi che ha relazionato sulla questione sanità, al sindaco di Castrovillari, Mimmo Lo Polito, e ai consiglieri comunali, sono intervenuti i sindaci di Mormanno, Saracena e Morano Calabro, rispettivamente Guglielmo Armentano, Mario Albino Gagliardi e Nicolò De Bartolo, il segretario comprensoriale della Cgil Franco Spingola, i presidenti delle associazioni di volontariato “Famiglie Disabili” ed “Avis”, Salvatore Grisolia e Pino Angelastro, nonché il presidente dell’Ordine provinciale dei Medici, Eugenio Concione, e l’operatore Roberto Senise. Tutti hanno ribadito l’importanza di battersi per la tutela e la crescita dei servizi della sanità nel comprensorio, attualmente deboli, e per garantire i livelli minimi di assistenza, ormai a rischio.
Federica Grisolia