«Ci stanno rubando la speranza!». I Giovani Democratici di Cassano all’Ionio, riprendendo la frase pronunciata da Papa Francesco durante la sua visita, commentano la caduta della giunta Papasso, dovuta alle dimissioni di nove consiglieri, «le stesse persone – si legge in una nota del coordinatore Gianluca Pio Falbo – che anni addietro avevano dichiarato: Il peggiore dei sindaci è sicuramente meglio del migliore dei commissari». «Forse avranno cambiato idea – scrive Falbo – o forse avranno perso di vista lo scopo principale per cui sono lì, e cioè fare il bene collettivo, ma così stanno solo distruggendo quello che ad oggi ha costruito l’amministrazione Papasso, indipendentemente da colore e corrente politica. Cassano non merita questo. Noi giovani non lo meritiamo. Per rincorrere i vostri obiettivi personali non potete sacrificare un’intera comunità».
Della stessa opinione anche i gli assessori e i consiglieri comunali del centrosinistra Paola Grosso, Stefano Petrosino, Luigi Garofalo, Alessandra Oriolo, Salvatore Tricoci, Francesco Praino, Carmen Gaudiano, Lino Notaristefano, Gennaro Greco, Antonio Martucci e Francesco La Regina. «Il vero problema è che per questi il bene comune non ha alcun significato. Di solito i sindaci vengono destituiti per scarso impegno o per colpe gravi. Gianni Papasso è stato destituito per troppo lavoro ed impegno, ponendo al primo posto il rispetto delle regole, la trasparenza e la lotta ad ogni forma di illegalità e parassitismo. Ci spiace per tutte le cose già avviate che non potranno concretizzarsi in questi mesi che ci separano dalle nuove elezioni. Ci spiace per Cassano, la vera vittima delle decisioni irresponsabili di nove persone. A maggio questa città ritornerà ad avere il suo sindaco Papasso, poiché il processo da lui avviato è come un fiume in piena che nessuno avrà la forza di fermare».
Attestati di stima e vicinanza, «a nome di tutti i socialisti della provincia», anche dal segretario della federazione PSI Cosenza. «Per la città Papasso è stato un ottimo sindaco; per coloro che ne hanno decretato la destituzione, un sindaco “scomodo” perché ha realizzato ed intendeva realizzare troppe cose per i suoi concittadini, precludendo il successo a coloro che rimpiangono solo gli onori della politica. Per eliminare un sindaco “scomodo” hanno sacrificato l’intera comunità di Cassano, che ora dovrà fare i conti con una gestione commissariale. Accanto a lui troverà i suoi compagni e troverà, soprattutto, la gente di Cassano».
Federica Grisolia