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Ss 106. «Il 3° Megalotto Sibari-Roseto non sarà realizzato»

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Il 3° Megalotto della S.S. 106 non sarà realizzato, almeno per i prossimi 5/6 anni, perché i fondi disponibili (960milioni) non bastano a realizzare tutti i 39 chilometri del tratto Sibari-Roseto, per cui il progetto va modificato e reso meno dispendioso. Lo ha annunciato, secondo quanto riferisce il presidente dell’associazione “Basta vittime sulla S.S. 106” Fabio Pugliese, il nuovo presidente dell’Anas Gian Vittorio Armani che, secondo Pugliese, sarebbe telecomandato dal presidente Renzi in persona. La notizia, del resto ampiamente annunciata, ha fatto andare su tutte le furie il presidente Pugliese che ha sparato a zero prima di tutto contro il Partito Democratico e in particolare contro la sua deputazione calabrese e poi contro tutti quelli che si sono adoperati in tutti i modi, con osservazioni da lui ritenute strumentali, per ostacolare l’apertura dei cantieri. Secondo l’ing. Pugliese cambiare un progetto già approvato dai sindaci e già dotato dei pareri favorevoli di tutti i ministeri comporterebbe un rinvio dei lavori di almeno 6 anni e la perdita di una bella fetta dei 960 milioni che andrebbero all’impresa Astaldi-Impregilo come penale per un appalto vinto e non cantierizzato.

Tutto questo, secondo Pugliese, sarebbe solo un pretesto per non fare l’opera e per spostare in altre direzioni il finanziamento e «questo risultato – scrive letteralmente l’ing. Pugliese – per come è maturato, non può che essere addebitato alla politica calabrese. Un tempo – commenta Pugliese – avevamo Mancini e Misasi mentre oggi, a Roma, c’è davvero il nulla, per cui riteniamo che un risultato di questa portata sancisca la devastante sconfitta di tutti i rappresentanti parlamentari a Roma, sempre troppo litigiosi, divisi tra loro e poco disponibili a fare squadra per difendere gli interessi generali della Calabria». Pugliese rinfaccia, tra l’altro, alla deputazione calabrese di aver consentito a Nicodemo Oliverio ed a Stefania Covello di promuovere, insieme a Ermete Realacci, una Interrogazione parlamentare contro il progetto e di «aver perciò contribuito a segnare – conclude Fabio Pugliese – la più colossale sconfitta della regione Calabria guidata dal presidente Oliverio che si è battuto a favore dell’opera e che viene sconfessato per le profonde e marcate responsabilità addebitabili esclusivamente ai rappresentanti del Pd a Roma».

Pino La Rocca

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