Chi è stato ad indebitare il Comune di Trebisacce? Perché i cittadini devono pagare i debiti senza sapere chi li ha prodotti nel corso degli anni? Se lo chiede l’Opposizione per bocca del capo-gruppo Pino Sposato (nella foto) il quale, sventolando “la tabella” aggiornata della massa debitoria (7/8milioni di euro), torna ad incalzare il sindaco Mundo perché si dia un nome e un cognome a chi ha indebitato il comune fino al punto da renderlo quasi ingovernabile. Fatta la domanda lo stesso Sposato fornisce anche la risposta mettendo sotto la lente d’ingrandimento “i dati e le date” della tabella elaborata dagli uffici finanziari del Comune da cui si evincerebbero l’entità della massa debitoria e gli autori dell’indebitamento.
Si tratta, per la verità, di debiti ormai accertati che l’esecutivo in carica ha quasi interamente ereditati e che sta cercando affannosamente di eliminare dal bilancio avendo fatto ricorso a due onerosi prestiti ottenuti dalla Cassa Depositi e Prestiti (2milioni 381mila il primo e 5milioni e 600mila il secondo – circa 8milioni il totale), che il comune dovrà onorare attraverso un piano di ammortamento teso a liberare il comune dai debiti fuori bilancio ed a portarlo ad una situazione di normalità finanziaria.
Ci riuscirà? Non ci riuscirà? Secondo l’opinione del capo-gruppo di Minoranza: «L’esecutivo-Mundo avrebbe fatto bene a mettere le carte sul tavolo sin dall’inizio e dichiarando il dissesto economico, senza fare sconti a nessuno e a prescindere se qualcuno dei nomi poteva essere imbarazzante, senza arrampicarsi sugli specchi e senza far pagare ai cittadini il prezzo di un risanamento finanziario abbastanza complicato che, peraltro, non si sa a che esito possa approdare. Ma poi – ha concluso l’imprenditore Sposato riferendosi all’esecutivo in carica – ci devono spiegare che fine hanno fatto i circa 3milioni e mezzo di euro del prestito che hanno ottenuto, che ancora non sono stati spesi e di cui il comune sta già pagando le rate».
Pino La Rocca