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Trebisacce, Sinistra chiede nuove idee e nuovi uomini per prossime Amministrative

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Discontinuità col passato e quindi sostanziale alternanza negli uomini e nei programmi: questo è quello che chiede, in vista delle prossime Amministrative di Trebisacce, Rifondazione Comunista-Federazione della Sinistra per bocca di Antonio Gorgoglione, componente della direzione regionale del partito, aprendo il dibattito all’interno di un centrosinistra che, al di là delle buone intenzioni, stenta a trovare “la quadra” sul nome del candidato-sindaco. «Il dibattito politico nel centro-sinistra e le difficoltà emerse per l’individuazione del candidato a sindaco – scrive Gorgoglione – devono essere superate nell’interesse dei cittadini e l’obiettivo prioritario da perseguire è quello di garantire un avvicendamento alla guida della città che costituisca non solo alternanza di uomini, ma anche di progetti e di idee. Altra novità rispetto al passato deve essere – sempre secondo PRC-FDS – un recupero dell’aspetto popolare della competizione elettorale, che non si fondi sulla ricerca della preferenza personale, ma che parta dal coinvolgimento e dalla partecipazione popolare».

Trebisacce

Secondo l’esponente politico della Sinistra, il dibattito politico è ripetitivo rispetto al passato, «basato su protagonismi ed antagonismi a cui sfugge la necessità del valore aggiunto costituito dall’assoluta discontinuità col passato, al fine di cancellare l’immobilismo ed il fallimento dell’amministrazione uscente, sicuramente inadeguata ad interpretare i bisogni e le aspettative della gente. Fallimento – aggiunge Gorgoglione dando un giudizio estremamente negativo delle dimissioni dei nove consiglieri – emerso in tutta la sua gravità con il triste epilogo del Commissariamento: esperienza, quest’ultima, che ha il chiaro tentativo di creare una nuova verginità a qualche mestierante della politica e di cui la città avrebbe fatto volentieri a meno. E invece succede che i responsabili di questo tracollo trovano spazio per antichi riti, dando vita ad artificiosi tentativi di riposizionamento, agitando vecchie soluzioni di liste civiche, per articolare “un nuovo progetto amministrativo” destinato ad un ulteriore fallimento. Occorre dunque prendere le distanze da questo modo, ormai superato, di fare politica».
«La politica – ha aggiunto il segretario cittadino di PRC Emanuel Mineo – non si esaurisce con l’ingresso nel governo cittadino, ma deve essere considerata una missione al servizio della società. Noi di Rifondazione Comunista non rincorriamo poltrone e, per tale ragione, se non avremo dai partner della coalizione le garanzie richieste, non entreremo a far parte del loro progetto».

Pino La Rocca

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