L’orgoglio della carta stampata. Nell’era del web, quando i giornali cartacei licenziano e poi spesso chiudono, sopravvivono alcune piccole realtà locali che con sacrifici e passione portano avanti la “mission” informativa. Davanti ad una platea di studenti, l’istituto tecnico “Filangieri” di Trebisacce ha ospitato ieri (mercoledì) un dibattito sul giornalismo cartaceo mettendo a confronto varie esperienze editoriali.
L’incontro è stato promosso e coordinato dal professor Franco Lofrano, direttore responsabile del mensile “La Palestra” redatto proprio al “Filangieri” e distribuito un po’ su tutto il territorio circostante che di concerto con il dirigente scolastico Clara Latronico hanno pensato bene di invitare i responsabili di alcuni periodici cartacei che con mille difficoltà cercano di far sentire la propria voce sul territorio. E’ stato il caso del mensile cattolico della Diocesi di Cassano Jonio “L’Abbraccio”, diretto da Domenico Marino (giornalista de La Gazzetta del Sud); di “Bashke-Insieme” (periodico di informazione e cultura arbereshe), fondato e diretto da Costantino Bellusci; del giornalino scolastico “Order” (la parola in lingua danese), promosso da Bruno Mandalari, docente di Filosofia al Liceo Classico di Trebisacce che con alcuni studenti ha iniziato questa nuova e stimolante avventura. Sono intervenuti anche i professori Giuseppe Cozzo del “Filangieri” e Gianni Mazzei del Liceo Scientifico, in qualità il primo di collaboratore de “La Palestra” e il secondo come scrittore. Prima dell’inizio dei lavori il benvenuto della Dirigente Latronico e il saluto del sindaco Mundo.
Il giornalino scolastico nell’era della comunicazione e della globalizzazione permette ad una scuola di affacciarsi con più facilità sul territorio e consente ai suoi studenti-redattori di inserirsi nel sociale, mettendosi alla prova giorno dopo giorno, sino a poter scoprire se quella del giornalismo può essere la strada da percorrere sin dalla scelta universitaria: è stato questo il “leit motiv” della mattinata, lanciato da Domenico Marino e subito accolto dai presenti e rilanciato dalla Dirigente Latronico che ha invitato i “suoi” ragazzi ad alzare la testa e mediante le loro piccole azioni quotidiane, nonchè con l’ausilio di una costante informazione, a pretendere un mondo migliore.
Sicuramente oggi sopratutto i giovani utilizzano strumenti paralleli alla carta stampata per informarsi. Ma il prodotto cartaceo, anche locale, riveste ancora quel valore di approfondimento della notizia che per ovvie ragioni difetta sul web. E nella fattispecie il giornalino scolastico cartaceo istruisce lo studente sulla costruzione della notizia: sia prosastica che puramente materiale, con l’impaginazione. Il frutto del proprio lavoro prende vita e genera nel provetto giornalista la soddisfazione della “creazione del pezzo”.
Vincenzo La Camera