Amendolara investe su accoglienza rifugiati. Comune cerca partner per il progetto
Il Comune di Amendolara investe sull’accoglienza e sulla scia del CPA attivo da alcune settimane presso un ex hotel della Marina, lancia una procedura di selezione per l’individuazione di un soggetto partner per la coprogettazione, organizzazione e gestione dei servizi di accoglienza, integrazione e tutela rivolti ai Richiedenti Asilo, Rifugiati e Umanitari (RARU) nell’ambito di un progetto territoriale aderente al Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati (SPRAR). Il 15 dicembre è stato emesso un Avviso di Selezione Pubblica dalla Centrale Unica di Committenza (con capofila Trebisacce) per quanto riguarda il Comune di Amendolara. L’avviso pubblico scade il 30 dicembre 2015 e tutta la documentazione necessaria si può reperire presso il Comune di Amendolara. Il progetto ministeriale in questione dovrebbe riguardare l’accoglienza di otto rifugiati o richiedenti asilo. I servizi richiesti al vincitore del bando si concentreranno sull’organizzazione degli alloggi; sulle condizioni materiali dell’accoglienza come vitto, vestiario e pocket money mensile; ma anche sull’accompagnamento e assistenza socio-sanitaria. Ma l’aspetto sicuramente più importante del progetto, che dovrebbe durare due anni, riguarda l’integrazione con corsi di lingua, qualificazioni professionali, ricerca di soluzioni abitative autonome. Insomma gli “ospiti” beneficiari di questi progetti vengono per restare e integrarsi.
L’avviso di selezione (con l’importo complessivo presunto del servizio pari a 204.400,00 euro) è comunque molto complesso e la tematica lo è ancora di più. Ecco perché, a sentire il parere di numerosi cittadini, forse sarebbe auspicabile da parte dell’Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Antonello Ciminelli, un’assemblea popolare (strumento tanto sbandierato in campagna elettorale ma poco utilizzato) per mettere al corrente la cittadinanza sull’attuale progetto del CPA attivo alla Marina e sulle reali intenzioni del Comune al cospetto di queste nuove forme di accoglienza strutturata e quindi ben remunerata che stanno invadendo maggiormente i piccoli paesi del Mezzogiorno d’Italia.
Vincenzo La Camera