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Amministrative Rossano, Scorza “rottama” il vecchio Pd: «In lista spazio ai giovani»

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C’è fermento a Rossano in vista delle prossime elezioni comunali. Nel Pd è Achiropita Scorza, membro della direzione provinciale dei Dem, a dare una sferzata al suo partito, chiedendo al gotha del Pd rossanese  «una riflessione seria e approfondita». «Il Pd – secondo la Scorza – deve sfoltire dalle sue fila coloro che hanno già dato un contributo nella vita politica cittadina. È doveroso offrire ai nostri concittadini delle liste che siano espressione di una classe politica nuova, giovane e preparata; soprattutto che siano presenti soggetti di rottura che provengano dalla società civile e che non abbiano bisogno della politica per vivere». La giovane rappresentante dei Dem ha anche specificato che «al PD non servono più “i pacchetti di tessere”, né tantomeno il PD può permettersi di scegliere i propri candidati nel chiuso delle stanze di sezione; di contro è giunto il momento di aprirsi alla società civile, di parlare a tutta la città, al suo tessuto imprenditoriale e commerciale e ai diversi bisogni che sono presenti e non ascoltati».

La giovane esponente rossanese del Partito Democratico ha anche spronato la coalizione di centro-sinistra a «interloquire con le liste civiche di legittima espressione del malessere cittadino, ma in questo senso si continua a manifestare un immobilismo che può avvantaggiare solamente i candidati dell’opposto schieramento. In questo senso bisogna rialzare la testa e metterci la faccia, proporsi alla città con un programma serio, specifico, semplice, chiaro e inattaccabile, esprimendo un candidato certamente identitario, ma che sia in grado di fare la differenza nel raccogliere il consenso necessario alla vittoria, anche trasversalmente, per il bene primario della città. E, da ultimo – ha chiuso la Scorza – che tale candidato non sia stato, in qualunque modo, inerte, mentre il centrodestra faceva regredire la nostra città alle condizioni odierne, purtroppo precarie sotto ogni aspetto».

Pasqualino Bruno

 

 

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