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Anche Castrovillari avrà il suo Sprar. Mugugni in città in attesa dei chiarimenti del Comune

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Anche il Comune di Castrovillari, guidato da Mimmo Lo Polito, ha deciso di puntare sull’integrazione. Su questa linea, è stato approvato il bando di adesione al progetto Sprar (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati), che già in vari paesi di Pollino e Alto Jonio (tra gli altri, Acquaformosa, Cerchiara di Calabria, Trebisacce, San Severino Lucano, Civita – ad Amendolara, invece, c’è un Cpa) è stato avviato, diventando, in alcuni casi fiore all’occhiello della comunità. Ma lo Sprar è un nuovo modo di fare accoglienza che non mette proprio tutti d’accordo e, infatti, come una storia già sentita, anche a Castrovillari tanti storcono il naso – forse proprio in attesa di comunicazioni ufficiali da parte dell’Ente – sulla possibilità di ospitare beneficiari richiedenti asilo, rifugiati, titolari di protezione sussidiaria e umanitaria, in un contesto di crisi economica e difficoltà per gli stessi castrovillaresi e per una città in preda ad altre “emergenze”. Nei giorni a seguire, probabilmente, saranno resi noti i dettagli riguardo la gestione del progetto ma, nel frattempo, il rischio è quello di strumentalizzare un argomento (immigrazione e clandestinità) delicato che già spacca la popolazione, sia a livello nazionale che locale.

Lo Sprar, infatti, è un progetto nazionale del Ministero dell’Interno, aperto a Comuni ed Enti locali che accedono, nei limiti delle risorse disponibili, al Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo (Fnpsa), partecipando al bando con un proprio progetto. L’obiettivo principale è quello di garantire interventi di “accoglienza integrata” che, oltre a vitto e alloggio, prevedono anche misure di informazione, accompagnamento, assistenza e orientamento, attraverso la costruzione di percorsi individuali di inserimento socio-economico. I centri Sprar, il più delle volte gestiti da cooperative che si aggiudicano il bando, si fanno carico completamente di ciascun beneficiario, mediante quelle risorse finanziarie previste. Intanto, Castrovillari attende di sapere tempi e modalità di un progetto che, forse, se spiegato anche alla popolazione, potrebbe essere maggiormente compreso.

Federica Grisolia

 

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