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Rossano, pronto lo stemma per mons. Milito. A fine giugno ingresso nella diocesi di Oppido-Palmi

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Caritas, Veritas, Unitas. Questo, dunque, le tre parole inserite nello stemma (nella foto) del nuovo Vescovo di Oppido Mamertina-Palmi, S.E. Mons. Francesco Milito, il quale farà il suo ingresso nella diocesi reggina il prossimo 30 giugno. Interzato incappato alzato: d’azzurro, a due lampade paleocristiane, al naturale, controappuntate in fascia, accese di un’unica fiamma di rosso, sormontanti un mare del primo, ondato d’argento, movente dalla punta; la cappa destra d’oro, alla stella di sette raggi d’azzurro; la cappa sinistra di rosso, al chrismon d’oro, accostato dalla lettere greche A e ω dello stesso. Le parole del motto Caritas, Veritas, Unitas, comprendono i valori ai quali il Vescovo intende ispirare il suo ministero e aiutano a comprendere il significato delle figure riportate nello Stemma.

Le figure nello Stemma vogliono visibilmente tradurre questi principi. L’olio della Caritas e quello della Veritas, profluenti dalle due lampade, si incontrano in un beccuccio unico alimentando la fiamma unica, quella d’Unitas. Ne viene riscaldato e illuminato il mondo che in Cristo, Signore della storia, come principio e fine, ieri, oggi e sempre, tale è divenuto per il sacrificio della vita e della morte offerte al Padre, e in Maria, madre sua e della chiesa, la stella che risplende nel firmamento dei Santi come riflesso dell’increata luce divina. Tutto ciò si snoda e scorre nel tempo: le onde del mare ne indicano il fluire delle fasi. Ma questo tempo è anche geografico, per cui il mare richiama l’azzurro profondo dell’Ionio, da cui proviene il Vescovo, solcato dai popoli dell’Oriente nell’approdo in terra di Calabria, e quello, tavolozza di colori, il Tirreno, bacino della civiltà occidentale, che lambisce la Diocesi alla quale il Santo Padre l’ha destinato. Anche l’olio, invisibile nelle lampade, contiene un simbolismo chiaro: la distesa degli uliveti delle campagne di Rossano e della Piana. Frutto della terra e di duro lavoro dell’uomo nei secoli, quel prodotto così prezioso è cantato nella Bibbia e nella Messa Crismale elevato a materia sacramentale. Al nuovo pastore della diocesi di Oppido-Palmi, infine, giungano i migliori auguri di un mandato ecclesiale nella gioia divina con l’aiuto del Signore e al servizio della chiesa calabrese.

Antonio Le Fosse

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