La Camera di Commercio di Cosenza punta sulle politiche attive del lavoro. Nei prossimi giorni le aziende provinciali incontreranno oltre 30 giovani formati da Google e da Unioncamere nell’ambito del progetto Crescere in Digitale, per esaminarne i curricula e scegliere un tirocinante. Il progetto, promosso dal più grande motore di ricerca al mondo, in sinergia con Unioncamere e il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, punta all’attivazione di 3000 tirocini retribuiti per i giovani inoccupati, che avranno l’opportunità di inserirsi in azienda con un tirocinio formativo retribuito. Cosenza e Cantinella di Corigliano, queste le sedi designate per le sessioni di colloquio, e proprio in quest’ultima, giovedì 4 febbraio, sette aziende del territorio incontreranno 10 giovani, mentre altri incontri saranno in seguito effettuati presso la sede cosentina.

Il Presidente Klaus Algieri

“Sono molto orgoglioso di apprendere che tantissime aziende del nostro territorio e molti giovani hanno aderito a Crescere in Digitale – ha dichiarato il Presidente della Calera di Commercio provinciale, Klaus Algieri – Iniziative come questa sono il risultato di un percorso che la Camera ha intrapreso da due anni, e che si concentra sulla raccolta delle esigenze delle nostre imprese, che hanno bisogno di crescere e farsi conoscere in tutto il mondo. Per questo motivo stiamo puntando anche sulla formazione e la sensibilizzazione verso temi come il digitale, i mercati internazionali e l’innovazione“. Tante, dunque, le iniziative volte alla digitalizzazione dei mercati e alla informatizzazione dei nuovi imprenditori, alle quali ne seguiranno ancora altre per completare questi processi: “Più di 150 aziende della provincia hanno già intrapreso un percorso di digitalizzazione col nostro supporto. Tutte queste azioni – conclude Algieri – riflettono il nuovo indirizzo della Camera di Commercio di Cosenza, che vuole diventare un punto di riferimento per le aziende e gli imprenditori, sostenendoli e valorizzandoli nel loro percorso di crescita”.

Giovanni Pirillo